La Gacs, garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze, in scadenza quest’estate, “sarà rinnovata, non ci sono dubbi su questo”. Lo ha annunciato ieri Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, intervenendo all’ottavo Forum banca e impresa del Gruppo 24 Ore. Pagani ha aggiunto che la Gacs è “uno strumento importante perché consente di ridurre il gap di prezzo tra domanda e offerta”.
Sempre ieri Pagani ha detto ancora che, per risolvere la questione Npl “è importante che le banche italiane non attendano una soluzione esterna. So che stanno facendo un gran lavoro, devono continuare a farlo utilizzando tutti gli strumenti a disposizione”.
Il capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia faceva riferimento in particolare alle ipotesi di costituzione di una bad bank europea (si veda altro articolo di BeBeez) o alle proposte di nuovi strumenti per facilitare la dismissione dei crediti deteriorati. e ha chiarito: “Queste sono le regole e le banche devono imparare a seguire queste regole. Se continuiamo a fare nuove regole, finiamo con l’impallare il mercato ed è l’ultima cosa che vogliamo”.
E’ ovvio che le banche non possono essere forzate nella dismissione degli Npl, ha spiegato ancora Pagani, ma “l’importante è che facciano un uso attento e anche propositivo degli strumenti che abbiamo messo in campo, sia ad esempio le Gacs sia quelli per lo sveltimento delle procedure giudiziarie. In questo momento sono un po’ scettico sul mettere in campo nuove soluzioni, abbiamo messo in campo una panoplia di strumenti che le banche stanno iniziando a utilizzare”.
Ancora incerto, invece, il destino dell‘imposta di registro fissa per le vendite giudiziarie di immobili: “Vorremmo capire quanto questa facilitazione sia stata utilizzata. Parlando con gli operatori non mi sembra sia stata particolarmente apprezzata, fateci guardare meglio”, ha sottolineato ancora Pagani, che tornando sul tema garanzia pubblica ha anticpiato che “ci sono una serie di operazioni in pipeline per l’utilizzo delle Gacs”.
Per esempio, per risolvere il nodo degli Npl che pesano sul bilancio di Mps, “si sta studiando per trovare la soluzione più adeguata”, anche con il possibile ricorso alle Gacs. Pagani ha poi proseguito evidenziando che sul tema è al lavoro anche il fondo Atlante: “Atlante sta negoziando con Mps”.
Proprio ieri, interpellato da Reuters a margine di un convegno a Milano in tema di operazioni di finanza straordinaria nel settore finanziario, organizzato da D Club nella sede di Borsa Italiana, Edoardo Ginevra, head of Npl di Banco Bpm, ha spiegato: “Stiamo iniziando a preparare il terreno per un’operazione Gacs o simil-Gacs, che faremo il prossimo anno. Auspichiamo che la Gacs venga rinnovata, visto che scade. E’ un’operazione che richiede tempo, per questo bisogna muoversi in anticipo. Ci vogliono nove mesi per mettere in piedi un’operazione, è come fare un bambino, non certo una passeggiata o come bere un bicchier d’acqua. Comunque”, ha proseguito, “ci risulta che vari soggetti sul mercato stiano valutando operazioni con Gacs”.
E in tema di Npl, a proposito della cessione del portafoglio battezzato Project Rainbow da circa 700 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), Ginevra ha detto: “Ci aspettiamo di completare il processo entro il secondo trimestre”. La banca ha individuato “una shortlist” di soggetti per il portafoglio e sta lavorando con le banche sulla leva. Banco Bpm avrebbe selezionato quattro soggetti per la cessione di Rainbow: Blackstone, Cerberus, Bain Capital e Algebris.