2i Rete Gas spa, gruppo leader a livello nazionale nel settore della distribuzione del gas metano controllato dal fondo F2i gestito da F2i sgr e da Ardian, acquisirà da Gas Natural Fenosa il 100% del capitale delle due società di distribuzione di gas e servizi Nedgia spa e Gas Natural Italia spa, per un valore complessivo di 727 milioni di euro (scarica qui il comunicato stampa).
Gli asset acquisiti comprendono 223 concessioni con quasi 460 mila clienti gestiti, con una rete di distribuzione di circa 7.300 chilometri. Nel corso del 2016 Nedgia ha registrato ricavi per più di 96 milioni di euro e un ebitda di circa 64 milioni.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il primo trimestre del 2018 ed è subordinato all’ottenimento dell’approvazione da parte dell’Autorità Antitrust. L’operazione si inserisce nell’ambito della strategia del gruppo spagnolo di dismettere tutte le attività in Italia e che ha visto contemporaneamente l’annuncio di cessione a Edison di Gas Natural Vendita Italia e del contratto per l‘approvvigionamento di gas dal giacimento Shah Deniz II.
Prosegue quindi la strategia di 2i Rete Gas di crescita tramite processi di integrazione: in 2i Rete gas sono infatti confluite nel tempo le ex reti italiane di distribuzione gas del gruppo tedesco EON, del gruppo francese Engie e di Enel (si veda altro articolo di BeBeez). La consistenza complessiva della rete gestita dal Gruppo 2i Rete Gas, al 30 giugno 2017, era pari a circa 58.360 km al servizio di oltre 1.900 comuni.
2i Rete Gas ha chiuso l’esercizio 2016 con 723 milioni di euro di ricavi consolidati, un ebitda rettificato di 391 milioni e un utile netto rettificato 126 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 1,98 miliardi (si veda qui la Relazione al bilancio 2016). Quanto al primo semestre dell’anno, si è chiuso con 396 milioni di euro di ricavi, un ebitda rettificato di 194 milioni, un utile netto rettificato di 69 milioni e un debito finanziario netto di 2,045 miliardi (si veda qui la Relazione semestrale e qui il comunicato stampa).
L’indebitamento finanziario è aumentato soprattutto per effetto del dividendo versato, pari a 85 milioni di euro, e del pagamento degli oneri finanziari per l’operazione di liability management (29 milioni di euro) condotta a inizio anno e tesa ad allungare la scadenza media del debito senza incidere sul suo costo, approfittando del positivo momento di mercato. In sintesi, la società ha rimborsato più della metà del bond da 750 milioni in scadenza nel 2019 e di quello da 540 milioni in scadenza nel 2020 (si veda qui il comunicato stampa), anticipando il relativo impatto economico ma garantendosi una stabilità di flussi finanziari sullo stock di debito presente fino al 2026. L’operazione è stata finanziata attingendo a una linea di finanziamento bancaria a 10 anni e con l’emissione di un nuovo bond da 435 milioni di prestito obbligazionario appunto a scadenza agosto 2026 con cedola 1,75%.