La
disoccupazione giovanile è uno dei temi più dibattuti in Italia negli ultimi
mesi, e anni. Una parte del problema sorge anche dalla non sempre perfetta
convergenza di domanda e offerta tra giovani alla ricerca di un impiego e
società in cerca di personale. I social network e i portali web di recruiment
vengono sempre di più visti sia dalle aziende sia dai giovani come una
possibile soluzione al problema di far incontrare domanda e offerta di lavoro.
A livello globale le stime di valore del mercato sono di oltre 4 miliardi di
euro, secondo l’ultima ricerca di IbisWorld, con una crescita annua di quasi il
15%, dal 2012 ad oggi.
In Italia NETtoWORK è una startup innovativa che vuole facilitare
l’incontro tra giovani neo-laureati / neo-diplomati e aziende del territorio,
con un focus sulle singole aree geografiche, per semplificare l’incrocio di
domanda e offerta. Il suo portale social è diretto esclusivamente ai giovani,
che possono caricare, pubblicare e gestire sulla piattaforma un video CV da 90
secondi, sfruttando dinamiche prettamente social per distinguersi, tra cui:
test psicoattitudinali on-line, recensioni, quiz, web identity ed Aperimeeting.
Per espandersi più velocemente dalla provincia di Torino, dove ha iniziato la
sua attività pochi mesi fa, NETtoWORK ha lanciato una campagna di equity crowdfunding
sul portale Opstart, con un target minimo di 55 mila euro. La raccolta durerà
fino al 13 dicembre e la quota minima di investimento è di 250 euro.
Per ammissione
dei maggiori recruiter, il curriculum è spesso inefficace nella selezione di figure
junior, dove l’impatto di elementi come la capacità comunicativa diretta e il
linguaggio non verbale rivestono un ruolo importantissimo. Si tratta di una
circostanza ancora più significativa infatti nel caso di giovani candidati, i
cui curricula si limitano spesso ai titoli di studio e a poche esperienze
lavorative part-time. I video CV caricati su NETtoWORK consentono ai recruiter
di risparmiare tempo, evitando un gran numero di colloqui, e agli aspiranti candidati
di mettere in luce alcune delle loro qualità personali, altrimenti impossibili
da comunicare attraverso un CV standardizzato. La velocità di scrematura da
parte dei recruiter è uno dei punti di forza di NETtoWORK: se con i vecchi colloqui
si possono esaminare da 1 a 2 candidati ogni ora, grazie a NETtoWORK un
recruiter può visionare oltre 40 video curricula nello stesso tempo. Gli
addetti alle risorse umane delle società possono, attraverso la piattaforma,
contattare direttamente via chat i junior più interessanti.
NETtoWORK si
differenzia dai suoi maggiori competitor in due direzioni. Da un lato Linkedin
si è ormai evoluto in una direzione che lo porta ad essere più uno strumento
per il confronto e il contatto tra senior
che già hanno un lavoro e aziende alla ricerca di posizioni di questo tipo.
Dall’altro strumenti come Almalaurea, sebbene rivolti ai giovani in cerca di un
primo impiego e integrati nel mondo universitario italiano, non si discostano
molto dal modello standard del CV cartaceo.
Le misure del
mercato dei neo-diplomati e neo-laureati da meno di 4 anni, secondo i dati del
Ministero della Pubblica Istruzione, sono almeno 4.250.000 giovani, in costante
ricambio di quasi un milione di potenziali junior ogni anno. Si tratta di
ragazzi attivi sui social e con grande dimestichezza con i contenuti video. A
differenza di Linkedin, che si presenta con un approccio B2B molto oneroso per
le aziende, NETtoWORK ha adottato invece un modello B2C Freemium, ovvero con un
livello di accesso gratuito e uno più avanzato, a pagamento, con
caratteristiche e opportunità superiori. Il modello resta del tutto gratuito
per le aziende, che spesso non hanno la volontà, o la possibilità, di dedicare
ulteriori risorse ai servizi di recruiting. Una circostanza particolarmente
vera nel caso delle piccole e medie imprese che compongono il tessuto
imprenditoriale italiano. Raggiunto un livello minimo di utenti, le revenue saranno
integrate inoltre con la vendita di spazi pubblicitari (banner per provincia) e
di pacchetti di dati (big data / data monetization).
Lanciato da
meno di sei mesi, a fine maggio 2017, e nella sola provincia di Torino, NETtoWORK ha creato una rete di oltre 1.000
Junior e 200 imprese, tra PMI e grandi società. Tra le aziende Alleanza Assicurazioni, Caffarel, Leroy
Merlin, Valeo, Norauto, SKF, Raspini. L’ampiezza del mercato di
riferimento, il piano sulla generazione dei ricavi e la non necessità di un
impiego massiccio di capitali, hanno portato la società a ipotizzare il
raggiungimento del break-even operativo entro fine 2018, a fronte di ricavi per
200 mila euro. Le possibilità di
valorizzare la startup attraverso una exit non mancano: secondo i dati del
portale Index.co, oltre 40 startup attive nel settore recruiting sono state
oggetto di M&A tra il 2016 ed il 2017.
Il modello,
che nella sola provincia sabauda ha registrato un successo repentino, ha le
potenzialità per essere esteso in tutta Europa, dove NETtoWORK ha già un
marchio UE registrato. Il management punta ad espandersi nel resto del Piemonte
entro il primo trimestre del prossimo anno, oltre alle province di Milano e
Bergamo entro il 30 giugno 2018. In seguito dovrebbe essere la volta
dell’Emilia Romagna. Per un’espansione sostenuta ed ancor più rapida servono
però capitali, e per questo NETtoWORK ha lanciato la sua raccolta equity
crowdunding sul portale Opstart. In pochi giorni la società ha già raccolto il 45%
del target minimo, posto a 55 mila euro. In caso di successo, il 45% delle
risorse saranno utilizzate per attività di marketing & comunicazione, e una
quota simile per lo sviluppo della piattaforma. La quota restante servirà per
le spese operative dell’espansione nelle nuove province.
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