Dea Capital Alternative Funds sgr, che lo scorso settembre era entrata in trattative esclusive per comprare il 51% del capitale del noto gruppo produttore di cucine Snaidero, tramite il fondo Idea Corporate Credit Recovery (si veda altro articolo di BeBeez), ha visto scadere l’esclusiva senza arrivare a un accordo con la famiglia Snaidero, ma nel frattempo avrebbe trovato un’intesa con le banche creditrici (tra cui UniCredit, Mediocredito, Mps, Banco Bpm e Bnl BnpParibas) per acquisire il debito della società, che complessivamente ammonta a circa 25 milioni di euro, per un corrispettivo attorno al 65% del valore nominale. Lo ha scritto nei giorni scorsi Reuters. Il tutto nell’ambito di un accordo con un gruppo di banche che cederanno al nuovo fondo Idea Ccr2 (si veda altro articolo di BeBeez) i crediti non solo verso Snaidero, ma anche verso altre aziende, così come era accaduto in occasione del lancio del primo fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
Contemporaneamente la famiglia Snaidero avrebbe però concesso ora una nuova esclusiva sino al prossimo 21 gennaio a uno dei pretendenti cinesi, uno sviluppatore immobiliare che inserirebbe le cucine del gruppo friulano nelle abitazioni che va costruendo. Il pretendente cinese era rimasto alla finestra in attesa del termine dell’esclusiva e si è rifatto vivo con una proposta vincolante, che prevede il rimborso del debito a lungo termine al 45% del nominale e l’acquisto delle linee a breve per 8 milioni, nell’ambito di una procedura ex art. 67 oppure 182-bis della Legge Fallimentare. Al termine dell’operazione l’operatore cinese salirebbe al 90% del capitale di Snaidero, lasciando il 10% alla famiglia.