KeyCrime srl, startup produttrice di un noto software anticrimine basato su sistemi di predictive policing sviluppato dall’ex poliziotto Marco Venturi, ha incassato un round di finanziamento da 1,2 milioni di euro e un’iniezione di competenze imprenditoriali (si veda qui il comunicato stampa).
La cordata di investimento è stata infatti guidata da Luciano Balbo, presidente di Oltre Venture Capital, operatore di venture capital dedicato agli investimenti di impatto sociale del settori servizi alla persona, istruzione, sanità e investimenti nelle aree più deboli del paese (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Oltre Venture, già nel capitale di KeyCrime dal 2017, a oggi possiede tramite Oltre II Sicaf Euveca spa il 13,45% del capitale di KeyCrime.
All’operazione di finanziamento hanno preso parte anche l’imprenditore Giorgio Gandini, con un passato da partner delle società di private equity Vestar Capital e B&S, e la multinazionale leader nel settore analytics SDG Group. L’operazione è stata seguita sotto il profilo fiscale dallo Studio Pirola Pennuto Zei e Associati.
KeyCrime, all’indomani dell’importante finanziamento ottenuto, punta all’espansione sul mercato mondiale, grazie anche a accordo di partnership tecnologica appena sottoscritto con la multinazionale IBM.
La società oggi utilizza i dati sulle rapine già commesse per trovare correlazioni e calcolare le probabilità di ulteriori crimini. In base a queste previsioni, la polizia sottopone le aree dove i crimini dovrebbero essere più probabili a maggiore vigilanza, impedendo così ulteriori crimini o effettuando arresti in flagranza di reato.
KeyCrime, nel corso di una lunga fase di sperimentazione condotta nella città di Milano per il contrasto al fenomeno delle rapine, ha ottenuto importanti risultati nell’ambito della prevenzione e repressione di questi reati, con una determinante e positiva ricaduta in ambito sociale, i cui risultati sono stati misurati, tra gli altri, dalla Facoltà di Economia della Essex University e dal National Bureau of Economic Research (NBER) di Boston.