Venchi, lo storico marchio dei maestri cioccolatai, ha emesso un minibond da 7 milioni di euro che è stato interamente sottoscritto da Unicredit.
Fondata a Torino nel 1878 da Silvano Venchi, con sede produttiva a Castelletto Stura (Cuneo), Venchi produce e vende oggi cioccolato e gelati con una presenza in 70 paesi nel mondo, oltre 100 negozi in città chiave come Londra, New York, Dubai e Hong Kong e oltre 7500 negozi specializzati in Italia. La società ha chiuso il 2017 con oltre 80 milioni di euro di ricavi dai 63 milioni del 2016, quando aveva registrato un ebitda di 20 milioni e un debito finanziario netto di 8 milioni, e prevede di raggiungere quota 95 milioni quest’anno. La crescita continua è dovuta soprattutto al focus strategico sullo sviluppo dei negozi monomarca, le Cioccogelaterie, in Italia e all’estero in cui è possibile degustare l’intera offerta di cioccolato e un’esclusiva selezione di gusti gelato.
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per finanziare gli investimenti necessari a supportare la crescita di Venchi in Italia e all’estero. “Questo è un ulteriore passo per il finanziamento degli investimenti del prossimo triennio. Abbiamo previsto 70 aperture di nuovi punti vendita in tutto il mondo entro il 2020, con un focus sul mercato asiatico dove le nuove aperture saranno 45” , ha detto infatti l’amministratore delegato Daniele Ferrero, che in un’intervista a MF Milano Finanza poco meno di un anno fa a proposito di una quotazione in Borsa aveva detto: “Prima dei Pir non ci pensavamo, ora è una possibilità concreta. Pensiamo al 2019”, aggiungendo che “l’idea è di crescere a sufficienza per il mercato principale, Mta, avere un buon flottante ed essere seguiti bene dagli analisti”.
Gli attuali soci sono Ferrero (ex McKinsey) con il 27%, il vicepresidente Nicolò Cangioli con il 24%, il direttore commerciale Giovanni Battista Mantelli con il 12%, Pietro Boroli (vice presidente del gruppo De Agostini) con il 12%, Marcello Comoli (Reali e Associati sim) e Luca Baffigo Filangieri (socio storico di Eataly) sempre con il 12% ciascuno.