Come anticipato a BeBeez e MF Milano Finanza a inizio mese, ieri Guber Banca ha lanciato il suo conto di deposito online vincolato a medio-lungo termine, destinato ai risparmiatori privati italiani, con il quale andrà a finanziare le attività di nuova banca fintech dedicata alle pmi (si veda altro articolo di BeBeez).
Il conto, che si chiama Deposito102, come il numero civico al quale si trova l’immobile quartier generale della banca a Brescia, sarà operativo dal prossimo 8 ottobre e offrirà ai depositanti un rendimento che arriverà sino al 2% lordo all’anno per importi compresi tra 5 mila e 200 mila euro, vincolati da un minimo di 12 a un massimo di 60 mesi, il tutto ovviamente con la garanzia sino a 100 mila euro del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, con l’imposta di bollo interamente a carico della banca e nessun costo di apertura (si veda qui il comunicato stampa).
Guber Banca ha quindi indossato la nuova veste di istituto di credito 4.0 o meglio “challenger bank”, dopo che, da servicer indipendente specializzato nella gestione degli Npl, lo scorso marzo ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria dalla Banca Centrale Europea.
“Deposito102 è il primo step del progetto di sviluppo triennale, presentato al regolatore, che dà inizio a un nuovo capitolo nella storia di Guber. Il settore creditizio sta vivendo un processo irreversibile di disintermediazione caratterizzato da una crescente richiesta da parte delle aziende, anche di piccole dimensioni, di maggior efficienza e velocità nella gestione della credit policy”, ha dichiarato Francesco Guarneri, amministratore delegato e cofondatore di Guber insieme a Gianluigi Bertini. I due controllano la banca al 66,7%, mentre il 33,3% è di proprietà del fondo Usa Varde Partners dal marzo 2017.
Il passo successivo è quello della messa a punto dell’algoritmo proprietario in grado di monitorare il comportamento di pagamento dei clienti delle aziende, che eventualmente un domani chiederanno di cedere le loro fatture commerciali alla banca tramite una piattaforma fintech. “L’idea è quella di lavorare in anticipo, in modo tale da avere già una valutazione precisa dell’azienda debitrice nel momento in cui ci viene chiesto di acquistare una fattura da parte di una certa pmi. Chiederemo ai nostri potenziali clienti uno sforzo di trasparenza precedente. Mi rendo conto che è un passo culturale importante quello che proponiamo, ma solo così ritengo si potrà davvero arrivare a concedere finanziamenti in pochi minuti con un margine di rischio molto basso”.
Intanto, però il business tradizionale di Guber Banca, cioé quello della gestione dei crediti problematici, va avanti e Varde Partners su questo fronte è un ottimo compagno di viaggio. “Il nostro bilancio non ci permette di investire grandi cifre per acquistare crediti deteriorati o per dare nuova finanza che serva a risollevare aziende in crisi, ma siamo in grado di partecipare a consorzi di investitori che lavorano su questi fronti e di supportarli nella gestione dei portafogli, così come per esempio abbiamo fatto in estate con la cartolarizzazione degli Npl del gruppo di Bcc organizzato da Cassa Centrale Banca (si veda altro articolo di BeBeez). In quel caso Guber Banca ha affiancato gli investitori Värde Partners e Barclays investment bank nell’analisi del portafoglio e ha investito per una piccola quota. La stessa cosa potrà essere fatta su portafogli di Utp. “Stiamo ragionando su prossime cartolarizzazioni”, ha detto ancora ieri Guarneri.