Il leader nelle soluzioni di pagamento a supporto di banche, assicurazioni e istituzioni finanziarie Nexi ha ceduto il contact center per istituti finanziari PayCare a Comdata, gruppo leader nelle customer operations controllata dal fondo Carlyle (si veda qui il comunicato stampa). Contestualmente, Comdata ha firmato con Nexi un contratto pluriennale per la fornitura di servizi di costumer relationship management (CRM). Latham & Watkins ha assistito il gruppo Comdata, mentre il Gruppo Nexi è stato assistito da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.
PayCare offre servizi di contact center per istituti finanziari a supporto delle operazioni con carte di credito ed è ben radicata nell’Italia centrale. È stata costituita nel novembre 2018 con il conferimento di alcuni asset della ex Bassilichi, a sua volta acquisita da Nexi nel dicembre 2016 dall’omonima famiglia e da un gruppo di investitori finanziari (si veda altro articolo di BeBeez). PayCare occupa circa 200 lavoratori fra le due sedi principali di Firenze e Siena e quelle minori di Roma, Sassari e Padova.
Comdata è un gruppo specializzato nella fornitura di servizi di contact center per istituti finanziari, attiva in 22 paesi. Conta 670 clienti e 50 mila dipendenti. Il gruppo leader europeo con cuore italiano specializzato nei servizi di customer care e business processing outsourcing, è controllato dal 2015 da Carlyle (si veda altro articolo di BeBeez) e da allora ha condotto un’aggressiva campagna di acquisizioni a livello internazionale. L’ultima ha riguardato lo scorso aprile la parigina CCA International (si veda altro articolo di BeBeez). Sotto la guida del ceo Massimo Canturi, grazie all’ultima acquisizione francese Comdata Group ha raggiunto nel 2018 un fatturato globale di un miliardo di euro, dopo aver chiuso il 2017 con 769 milioni di euro di ricavi.
Lo scorso luglio si diceva che Comdata puntasse ad acquisire Arvato, big dei call center da un miliardo di euro di ricavi, messo in vendita dal colosso media tedesco Bertelsmann, che veniva valutata 600-700 milioni di euro. Carlyle non avrebbe però condotto da solo l’acquisizione, ma insieme a un partner. In realtà poi proprio nei giorni scorsi Bertelsmann ha annunciato la fusione tra Arvato e le attività di CRM del gruppo assicurativo marocchino Saham Assurances per dare vita alla joint venture al 50% Majorel (si veda qui il comunicato stampa).