Il produttore di componentistica per auto campano Adler Group, in partnership con l’università statale di Napoli Uniparthenope lancia il progetto Hydro, per individuare e sviluppare soluzioni innovative per veicoli ibridi a impatto ambientale zero. A finanziare il progetto è Mediocredito Centrale con risorse della Banca Europea degli Investimenti (si veda qui il comunicato stampa).
Il Gruppo Adler, partecipato dall’aprile 2018 al 28,1% dal fondo FSI Mid Market Growth Equity (si veda altro articolo di BeBeez) e controllato per il resto dalla famiglia dell’imprenditore Paolo Scudieri (tramite tramite Adler Plastic), ha contribuito al progetto con il suo know-how nella componentistica, assemblata nello stabilimento di Airola. La maggior parte dei componenti di supporto e raccordo sono prodotti direttamente da Adler, come anche parte della scocca, realizzata in fibra di carbonio, per rendere ancora più leggero ed ecosostenibile il veicolo. Hydro è quindi il primo prototipo ibrido con motorizzazione elettrica alimentata da fuel cell preparato nello stabilimento Tecno Tessile Adler di Airola e rappresenta un unicum, al momento, nella produzione automotive italiana. “Un passo importante anche nell’ambito del progetto Borgo 4.0 che nascerà in Irpinia, promosso da Anfia e cofinanziato dalla Regione Campania”, ha spiegato Scudieri.
Fondata nel 1956 da Achille Scudieri e con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, Adler Group è oggi guidata dal presidente Paolo Scudieri (figlio di Achille), produce in oltre 70 stabilimenti e conta oltre 11.000 dipendenti nel mondo. Il gruppo ha chiuso il 2018 con 1,47 miliardi di euro di ricavi (da 1,4 miliardi nel 2017), un ebitda di 130 milioni (da 127,3 milioni) e un debito rappresentato praticamente soltanto da 350 milioni di euro di bond emessi nel 2017 per rifinanziare i bond prima in circolazione emessi nel 2014 (si veda qui il comunicato stampa).
Adler collabora con i principali gruppi automobilistici internazionali, da Alfa Romeo ad Aston Martin, da Audi a Bentley, da Bmw a Ferrari, da Fiat a General Motors, passando per Porsche, Renault, Toyota, Volkswagen, Volvo e altre ancora. Per il comparto truck, agri e movimento terra, invece, il gruppo si rivolge soprattutto a Daimler, Cnh, Iveco, Iris Bus. E ancora, per l’indotto auto, a Delphi, Denso, Faurecia, Jci, Lear, Bosch, Magneti Marelli. Infine ad Azimut, Electrolux, Trenitalia, saune Duval, Sparco e Saratoga, per l’industria.
Nel 2003 il gruppo ha comprato da Lear Corporation gli stabilimenti polacchi e quello di Villastellone e nel 2007 i suoi 3 stabilimenti italiani. Nel marzo 2016 Adler è salita al 100% del capitale del leader tedesco dell’insonorizzazione e finitura interna di auto HP Pelzer Holding (oggi ribattezzata Adler Pelzer Holding ). Infine nel luglio 2017 Adler ha comprato la britannica CAB Automotive.