Credimi, la startup che ha sviluppato l’omonima piattaforma per il finanziamento istantaneo delle fatture, ha cartolarizzato crediti per 13 milioni di euro, derivanti finanziamenti a medio termine erogati dalla piattaforma nell’ambito dell’iniziativa Credimi Futuro (si veda qui il comunicato stampa).
La cartolarizzazione è stata realizzata da Lumen spv, lo stesso veicolo per la cartolarizzazione che sinora ha emesso le asset backed securities garantite dalle fatture commerciali emesse dalle pmi e offerte in piattaforma. L’spv potrà emettere ulteriori titoli asset-backed completamente fungibili rispetto a quelli della prima emissione per un ammontare massimo di 60 milioni di euro, trattandosi di una cartolarizzazione revolving. Banca Generali ha agito in qualità di placement agent dei titoli emessi da Lumen spv. Credimi è stata supportata nell’operazione dagli advisor Dla Piper e Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners.
La cartolarizzazione è simile per struttura a quella effettuata nell’ottobre 2017 su fatture commerciali emesse da pmi italiane sane e acquistate su base revolving da Credimi, cartolarizzate inizialmente per 47,5 milioni di euro e poi fino a 72,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). I titoli abs emessi da Lumen sono poi sempre sottoscritti da fondi di Anthilia Capital Partners sgr, Anima sgr, BG Fund Management Luxembourg sa (gruppo Banca Generali), Tikehau Capital e Banca Sella.
Da inizio anno Credimi, sino a quel momento specializzata in invoice financing, eroga alle imprese anche prestiti a medio termine e, dopo una fase di test, ha lanciato a inizio giugno Credimi Futuro, un finanziamento chirografario della durata di 5 anni (di cui uno di preammortamento), la cui istruttoria è elaborata dagli algoritmi di intelligenza artificiale di Credimi e la cui erogazione è soggetta alla delibera del Fondo di Garanzia per le pmi. Non richiede alcun rilascio di garanzia su beni mobili o immobili crediti commerciali o fideiussioni personali, e non prevede vincoli di utilizzo. Credimi Futuro è riservato a pmi con meno di 250 dipendenti, fatturato compreso fra 250 mila e 50 milioni di euro e almeno 2 bilanci depositati (si veda qui la descrizione del finanziamento).
Dall’inizio dell’attività e sino al giugno scorso Credimi ha superato i 500 milioni di euro di erogato a oltre 3.500 aziende, di cui 280 milioni erogati nel solo primo semestre 2019. La società sta inoltre studiando il lancio di un nuovo veicolo di investimento dedicato ad asset manager, assicurazioni e fondi pensione che possa raccogliere 500 milioni di euro, in modo tale da aumentare la potenza di fuoco di due miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi ha sinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, in due diversi round. Il primo da 8 milioni in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finazna (si veda altro articolo di BeBeez) e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr) (si veda altro articolo di BeBeez).