Roberto Nicastro prosegue con il suo impegno nel fintech e fonda Pbi, un nuovo veicolo di investimento dedicato al settore. Lo riferisce MF Milano Finanza, precisando che l’ex direttore generale di Unicredit, ex presidente delle quattro good-bank (Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria e Cariferrara, si veda altro articolo di BeBeez), attuale vicepresidente di Ubi Banca e senior advisor per l’Italia del fondo Cerberus dal marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), ha costituito la società insieme ad altri sei soci.
Nicastro è il primo azionista con una quota del 37,6% del capitale, seguito da Federico Sforza, head of multichannel direct bank Italy di Unicredit, con il 36,8%. Gli altri soci sono Alessio Marras, Francesca Lauro, Federico Provinciali, Stefano Gallotti e Andrea Correale. L’amministratore unico della newco sarà Francesca Lauro. La società è partita con un capitale iniziale di 50 mila euro.
Oggetto sociale di Pbi è “elaborare e sviluppare investimenti in progetti industriali innovativi finalizzati alla prestazione di servizi e prodotti finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell’informazione, cosiddetto fintech”.
Le startup fintech italiane o fondate da italiani dall’inizio della loro attività a oggi hanno raccolto dagli investitori oltre 522 milioni di euro. Lo calcola BeBeez Private Data. A oggi la mappa delle startup fintech finanziate da investitori di venture capital, siano questi strutturati come fondi oppure in club deal di investitori privati, compilata da BeBeez, conta 67 società. Negli ultimi round annunciati le fintech hanno raccolto circa 382 milioni, di cui oltre 147 milioni soltanto nei primi sette mesi del 2019 e oltre 191 milioni in tutto il 2018. Tutti i dettagli nel Report Fintech di BeBeez (disponibile per i lettori di BeBeez News Premium, scopri qui come abbonarti a soli 20 euro al mese).
Nel settore Nicastro è già coinvolto dal 2016 nella veste di senior advisor per i rapporti con le banche della piattaforma di invoice financing Workinvoice , di cui è anche socio con una piccola quota (si veda altro articolo di BeBeez), mentre da luglio 2018 è presidente di Officine CST, società di gestione del credito verso la Pubblica Amministrazione, controllata da Cerberus e proprietaria di Creho, piattaforma fintech dedicata all’acquisto di crediti verso la PA (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte degli investimenti, nel maggio scorso ha partecipato al round seed da 5,4 milioni di dollari di Yapily, startup fintech fondata a Londra dal ceo Stefano Vaccino, che offre ai fornitori di servizi un modo semplice per recuperare i dati finanziari e effettuare pagamenti in maniera sicura, collegandosi direttamente a tutte le Open Banking API delle banche retail (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’aprile 2018 Nicastro aveva costituito un altro veicolo per investire nel fintech, la Rnk srl. Nel capitale della società c’è anche sua moglie Silvia Colombo. Il veicolo, con un capitale sociale iniziale di 100 mila euro, vede il banchiere trentino come presidente e amministratore unico e può svolgere attività di consulenza e di investimento. Lo statuto sociale spiega infatti che Rnk può assumere stabilmente partecipazioni in società del fintech o in startup per le quali sarà in grado di prestare servizi di consulenza ed elaborare piani strategici (si veda altro articolo di BeBeez).
In quanto presidente di Rnk, Nicastro siede nell’advisory board di Deus Technology, startup partecipata da Gellify, che sviluppa tecnologie per gli investimenti finanziari, operando nell’ambito delle decisioni di investimento che possono beneficiare del contributo della tecnologia per divenire digitali ed automatizzate (si veda altro articolo di BeBeez).
Nicastro ha anche investito in startup e scaleup di altri settori, per esempio nelle scaleup DoveVivo, piattaforma online specializzata nell’offerta di alloggi in condivisione (si veda altro articolo di BeBeez e qui i nomi dei principali soci privati) e Talent Garden, leader del co-working italiano (si veda altro articolo di BeBeez).