Atlantia ha congelato la vendita di una quota di minoranza della sua controllata Telepass, il gruppo specializzato nei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale. Lo riferisce il quotidiano Il Sole 24 Ore, secondo cui la holding infrastrutture al momento starebbe riflettendo sulla valorizzazione della sua controllata. La fase di stand-by dell’asta, gestita da Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi, potrebbe durare settimane o mesi. In alternativa, Atlantia potrebbe fermare l’asta. Le ragioni di questa mossa potrebbero essere l’uscita da Atlantia dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci (l’asta era stata aperta prima delle sue dimissioni), oltre all’abbandono dell’asta da parte di alcuni fondi, come si dice abbia fatto Apax Partners.
L’asta su Telepass è in corso da metà luglio (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i fondi rimasti in gara e ora rimasti in attesa di capire gli sviluppi, rientrano: una cordata formata dal fondo FSI I (gestito da FSI sgr), Sia e Generali (si veda altro articolo di BeBeez); i fondi Warburg Pincus e Partners Group. Il nuovo investitore, nel caso in cui si riaprisse l’asta, dovrebbe entrare con una quota di minoranza, si dice il 30%, in vista di una successiva quotazione di Telepass. L’azienda oggi è valutata attorno a 2 miliardi di euro, sulla base di un multiplo di 12-13 volte l’ebitda previsto per il 2019, visto attorno ai 150 milioni di euro dai 111 milioni del 2018, a fronte di ricavi operativi per 188 milioni di euro, prevalentemente costituiti dai canoni Telepass per 116 milioni di euro, dalle quote associative Viacard per 21 milioni di euro e dalle Opzioni Premium per 27 milioni di euro (si veda qui il bilancio 2018 di Atlantia). L’incasso ottenibile dalla cessione della quota di Telepass dorebbe essere impiegato da Atlantia per altri investimenti.
Nell’ambito di una riorganizzazione societaria, Atlantia aveva acquisito nel dicembre 2016 il 100% di Telepass da Autostrade per l’Italia (il 96,15%) e Autostrade Tech (il 3,85%) con una valutazione di 1,148 miliardi di euro (si veda qui il bilancio 2016 di Atlantia). Quell’anno la società aveva generato 158 milioni di ricavi e 91,3 milioni di ebitda.