IVS Group spa, società leader in Italia e secondo operatore in Europa nelle vending machine, quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, ha quotato ieri al Mot un nuovo bond da 300 milioni di euro a scadenza 18 ottobre 2026 con cedola 3% (si veda qui il comunicato stampa). Il collocamento si era chiuso in anticipo lo scorso 30 settembre, raggiungendo la raccolta massima dopo sole 6 ore, riscuotendo grande successo non solo tra gli investitori istituzionali ma anche nel mondo retail. Equita ha agito in qualità di placement agent e intermediario nominato per offrire ed esporre le proposte di vendita delle obbligazioni durante il periodo di offerta. D’ora in poi Equita svolgerà le attività di specialist sul mercato secondario per questi bond.
I capitali raccolti con questo nuovo bond serviranno a rimborsare il bond da 240 milioni di euro con cedola 4,5% emesso nel novembre 2015 con scadenza 2022, che a sua volta aveva rifinanziato a condizioni più favorevoli le emissioni precedenti, cioé quella da 200 milioni a scadenza 2020 e cedola 7,125% del marzo 2013, ampliata poi di altri 50 milioni nel marzo 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel settembre scorso, l’azienda ha rilevato da Nexi Payments, società del Gruppo Nexi, la maggioranza di Moneynet spa, società specializzata nell’erogazione di servizi a pagamento (si veda altro articolo di BeBeez).
IVS Group è tra i gruppi leader in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici di bevande calde, fredde e snack e negli ultimi 10 anni ha condotto un’aggressiva campagna di m&a. La presentazione agli analisti della semestrale 2019 indica ben 115 acquisizioni dal 2012, per un investimento complessivo di oltre 180 milioni di euro, forte dei capitali raccolti con la quotazione in Borsa nel 2012, a valle della business combination con la Spac Italy 1 Investments sa. Si era trattato del primo veicolo di investimento di questo tipo quotato in Italia. La Spac aveva raccolto 150 milioni di euro dagli investitori ed era stata promossa dai manager Vito Gamberale, Carlo Mammola, Gianni Revoltella, Roland Berger, Florian Lahmstein e Gero Wendenburg.
Il gruppo ha chiuso il bilancio consolidato 2018 con 434,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda rettificato di 93,4 milioni e un debito finanziario netto di 285,5 milioni, mentre i primi sei mesi 2019 si sono chiusi con 232 milioni di euro di ricavi, 55 milioni di ebitda rettificato e un debito finanziario netto di 361,3 milioni (compreso l’impatto negativo dell’applicazione del nuovo standard contabile IFRS16).
L’attività core del vending si svolge principalmente in Italia (79% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera, con circa 202.000 distributori automatici e semiautomatici. Il gruppo ha una rete di 82 filiali e più di 2.900 di collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con circa 850 milioni di erogazioni all’anno.