Il Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso il corporate venture capital Neva Finventures, ha investito 7 milioni di euro in MatiPay, startup fintech del Gruppo Angel che permette di acquistare in contanti servizi e prodotti online, utilizzando la rete dei lettori di banconote e gettoniere delle vending machine (si vedano qui il comunicato stampa della banca, qui quello della società e qui quello dell’advisor legale).
L’annuncio è stato dato il 9 ottobre scorso nel corso dell’evento “La finanza con l’innovazione – Cosa si può fare per far crescere il paese. Il caso concreto di MatiPay”, ospitato presso la sede Sitael di Mola di Bari. I capitali raccolti da MatiPay le consentiranno di accelerare la sua crescita nei mercati internazionali di riferimento: Europa, Giappone e Usa, dove sono molto diffuse le vending machine. “Le risorse finanziare messe in campo, aiuteranno il percorso di crescita internazionale di MatiPay”, ha spiegato Matteo Pertosa, ceo di Sitael e fondatore di MatiPay. Gatti Pavesi Bianchi ha assistito Neva Finventures nell’operazione, mentre lo Studio Legale Guzzetti ha assistito MatiPay e Sitael.
MatiPay è stata fondata nella divisione IoT di Sitael, società del Gruppo Angel, holding italiana leader mondiale nei mercati railway, aerospazio e aeronautica. La startup consente di sostituire l’attuale chiavetta fisica con un wallet digitale installato sullo smartphone degli utilizzatori e ricaricabile sia con i contanti, da inserire nei distributori, sia attraverso carta di credito. La startup inoltre permetterà di raggiungere clienti non bancarizzati, quali ad esempio i più giovani che non possiedono ancora una carta di credito. La sua tecnologia, applicata ai distributori automatici e combinata con la piattaforma di Intelligenza Artificiale ed un gestionale dedicato, è in grado di potenziare il volume di affari dei gestori che operano nell’industria delle vending machine e di offrire ai clienti finali nuovi servizi come il pagamento di beni digitali attraverso i contanti. Disponibile per iOS e Android, il sistema MatiPay può essere facilmente integrato a distributori automatici pronti da installare o già in uso. La startup quest’anno ha vinto il CES Innovation Award 2019 nella categoria piattaforme di pagamento.
Grazie a questa operazione, Intesa Sanpaolo si attende importanti sinergie nel canale mobile e nell’integrazione dei servizi di digital payment utilizzabili attraverso smartphone. Inoltre, la banca sarà in grado di allargare la propria offerta di servizi per la gestione del risparmio, attraverso l’integrazione con prodotti esistenti o lo sviluppo di nuovi. “MatiPay è un partner dalle grandi potenzialità in ambito fintech che potrà contribuire ad accelerare la leadership nei sistemi di pagamento digitali del nostro Gruppo”, ha commentato Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo.
Per Neva Finventures quello in MatiPay è il settimo investimento annunciato dal lancio del progetto nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo di corporate venture capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center nel giugno scorso ha investito 4 milioni di euro in aumento di capitale per una quota di minoranza di BacktoWork24, società specializzata nel far incontrare le imprese alla ricerca di capitali con manager-investitori e gestore dell’omonima piattaforma di equity crowdfunding (si veda altro articolo di BeBeez) e lo scorso gennaio ha guidato il round di investimento di Yolo, il primo broker assicurativo in Italia a vendere prodotti assicurativi on demand e pay per use (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2018 Neva Finventures aveva investito in Oval Money, startup fintech che ha creato un salvadanaio digitale che investe automaticamente piccole somme (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2017 Neva Finventures era invece entrata nel capitale di iwoca, società fintech del Regno Unito specializzata in finanziamenti alle piccole e medie imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e sempre in quell’anno era entrata nel capitale di R3 CEV, la società che fa capo ad R3, il più grande consorzio di istituzioni finanziarie globali che collaborano per sviluppare una piattaforma e applicazioni commerciali con Distributed Ledger Technologies (DLT), ossia le tecnologie che permettono di distribuire il controllo di dati tra più soggetti, come le blockchain. R3 CEV allora in quel round aveva raccolto 107 milioni di dollari. Infine nel 2016 il corporate venture capital aveva investito nella holding di investimento tedesca specializzata nello sviluppo di business internet Rocket Internet Capital Partners.
Neva Finventures è presieduta da Maurizio Montagnese e diretta da Guido de Vecchi. Al team si è aggiunto nel gennaio scorso anche Antonio Chiarello, fondatore di ClubDealOnline, piattaforma di equity crowdfunding dedicata agli investitori privati high networth individual, family office e investitori istituzionali (si veda altro articolo di BeBeez). Con sede a Torino, il venture capital ha una dotazione di 100 milioni di euro. Investe, solitamente con quote di minoranza, in società fintech e startup che intendono entrare in nuovi mercati e settori chiave quali l’economia circolare e data-driven, che possano diventare complementari alle attività del Gruppo, con mercati di riferimento preferenziali quali Europa, Israele e Usa. In Italia investe anche in iniziative non fintech per posizionare la banca come partner per le startup. Inoltre, Neva Finventures investe anche indirettamente attraverso fondi di venture capital. I suoi ticket di investimento sono compresi fra 50 mila euro e 15 milioni.
(Articolo modificato lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 17.48. Si aggiungono gli advisor legali dell’operazione e il relativo comunicato stampa)