Franchi Umberto Marmi, azienda leader nel settore lapideo di lusso nel distretto del marmo di Massa Carrara, procede nel suo progetto di quotazione a Piazza Affari previsto tra fine novembre e inizio 2020, affiancata da Credit Suisse, Alantra ed Emintad sin dallo scorso aprile. L’opzione Borsa, però, non era l’unica e infatti ieri Il Sole 24 Ore ha riferito di trattative con il fondo Peninsula interessato a una quota di minoranza. Tuttavia la discussione tra le due parti sarebbe ora in stallo.
Franchi Umberto Marmi era stata indicata tra le target ideali del private equity fin dal settembre 2018 da uno studio condotto da Leanus per BeBeez per identificare le aziende italiane che sulla base dei bilanci 2017 presentano il miglior profilo economico, patrimoniale e finanziario unitamente a un sostenuto tasso di crescita misurato dalla variazione dei ricavi. L’azienda risultava anche quella con l’ebitda più elevato del Centro Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 1971 dalla famiglia Franchi, la società ha chiuso il 2018 con ricavi per circa 62 milioni di euro, con una crescita del 26% rispetto all’esercizio 2017, un margine ebitda a fine 2018 pari al 48% e una liquidità netta di circa 16 milioni. I marmi della società sono stati utilizzati per la realizzazione della torre One del World Trade Center di New York e per gli interni di alcuni dei più prestigiosi appartamenti e alberghi di Park Avenue.