Sanlorenzo, il cantiere italiano produttore degli omonimi yacht,si quoterà in Borsa domani 10 dicembre dopo il collocamento a 16 euro per azione, con una capitalizzazione iniziale post-aumento di capitale di 552 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il prezzo è pari al minimo della forchetta di prezzo, compresa tra 16 e 19 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez). La richiesta al prezzo di offerta, per circa 290 milioni di euro, è arrivata da investitori qualificati, prevalentemente long-only.
L’obiettivo di Sanlorenzo è sbarcare allo Star e quindi è necessario soddisfare i requisiti del minimo del 35% di flottante richiesti da Borsa Italiana per il segmento Star e per questo motivo l’offerta, compreso l’esercizio dell’opzione di greenshoe, arriverà fino al 35,1% del capitale sociale di Sanlorenzo. Inizialmente sul mercato andranno 11 milioni di azioni, pari al 31,9% circa del capitale sociale, di cui un massimo di 4,5 milioni di azioni saranno relative all’aumento di capitale e un massimo di 6,5 milioni saranno messe in vendita da Holding Happy Life srl, che fa capo alla famiglia Perotti. E’ poi appunto prevista un’opzione greenshoe per un massimo di ulteriori 1,1 milioni di azioni, che porterà il totale delle azioni vendute a 12,1 milioni, pari quindi al 35,1% circa del capitale. Il management quindi manterrà il 5% e la famiglia si diluirà al 63,1% in prima battuta e al 59,9% se verrà esercitata integralmente la greenshoe. Il tutto, quindi, per per un controvalore complessivo di 193,6 milioni di euro.
Nell’ambito dell’offerta, Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo), BofA Securities e Unicredit Corporate & Investment Banking agiranno in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner. Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo) sarà anche sponsor per l’ammissione alla quotazione delle azioni. Gli advisor finanziari sono Alantra per Sanlorenzo e Lazard per l’azionista venditore. Musumeci, Altara, Desana e Associati Studio Legale e Latham & Watkins sono rispettivamente consulenti legali italiani e consulenti legali internazionali della società. White & Case ha seguito i Joint Global Coordinator e i Joint Bookrunner come consulente legale italiano e internazionale.
Sanlorenzo spa è stata fondata nel 1958 da Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia a Limite sull’Arno (Firenze). Nel 1972 è stata acquisita da Giovanni Jannetti, che ha trasferito la sede a Viareggio. Nel 2005 è stata rilevata da Perotti, che nel 2010 ha ceduto una quota al Fondo Italiano d’Investimento. Nel settembre 2013 la cinese Sundiro Holding aveva sottoscritto parte di un aumento di capitale di Sanlorenzo da 30 milioni di euro, in vista della costituzione di due joint venture al fine di produrre in Cina barche dai 10 ai 20 metri di lunghezza e di vendere sul mercato cinese le imbarcazioni dai 22 ai 62 metri prodotte in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2018, Perotti si era ricomprato per 22 milioni di euro la quota dell’azienda ceduta in precedenza al Fondo Italiano d’Investimento (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere a quel punto era stata Neuberger Berman, che aveva rilevato la totalità delle quote del Fondo Italiano d’Investimento tramite il veicolo quotato a Piazza Affari NB Aurora e tramite un altro fondo, con NB Aurora che aveva incassato una plusvalenza di 3,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sanlorenzo realizza una produzione limitata di yacht di lusso all’anno, progettati e costruiti secondo le richieste, lo stile e i desideri di ogni singolo armatore. La sede principale del cantiere è situata ad Ameglia (La Spezia) nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra. Una seconda divisione ha sede a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, una terza divisione ha sede a Massa, mentre la produzione di superyacht avviene nella sede di La Spezia. E’ uno dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri secondo la classifica Global Order Book, pubblicata ogni anno dalla rivista americana di settore Showboats International. L’azienda impiega circa 450 persone, collabora con una rete di 1.500 aziende artigiane e conta 4 siti produttivi situati a La Spezia (SP), Ameglia (SP), Viareggio (LU) e Massa (MS).
Sanlorenzo spa ha chiuso il 2018 con 327 milioni di euro di ricavi (da 231 milioni nel 2017), con un ebitda rettificato (ossia al netto delle componenti straordinarie) di 38 milioni. Alla fine del terzo trimestre 2019, l’azienda ha registrato ricavi netti per 334 milioni di euro, con un ebitda rettificato di 49 milioni. Per l’intero anno 2019, la società prevede che i ricavi netti dei nuovi yacht saranno compresi tra 430 e 456 milioni, con un ebitda di circa 62-66 milioni. Dal 2019 in poi si attende una crescita moderata (8-9% l’anno), dopo quella a doppia cifra del 2016-2019.