Ubi Banca ha chiuso l’attesa cartolarizzazione di Npl da 857,6 milioni di euro lordi per la cui tranche senior verrà chiesta la Gacs (si veda qui il comunicato stampa). Il portafoglio è composto essenzialmente da mutui residenziali in sofferenza, per la maggior parte di piccolo taglio (le prime 100 posizioni rappresentano il 7,4% del totale), più difficili da recuperare da parte della banca, e da posizioni unsecured a essi collegate.
L’operazione era attesa dall’agosto 2019, quando la banca aveva annunciato che entro fine anno avrebbe chiuso una cartolarizzazione di Npl da un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e poi nel novembre scorso aveva rivisto al ribasso l’importo, a 800 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
La cartolarizzazione è stata strutturata con l’assistenza di Société Générale in qualità di arranger. Gli studi legali Chiomenti e Orrick, Harrington e Sutcliffe LLP hanno assistito rispettivamente Ubi Banca e l’arranger per gli aspetti legali. La società veicolo di cartolarizzazione ha nominato Italfondiario e doValue come master e special servicer del portafoglio cartolarizzato. Securitisation Services (Gruppo Banca Finint) agirà da corporate services provider, representative of the noteholders, calculation agent, back-up servicer e monitoring agent.
Nel dettaglio, la società di cartolarizzazione Iseo spv srl ha emesso:
- Titoli senior investment grade: per un importo di a 335 milioni di euro, corrispondenti a oltre il 39% sia del valore nominale lordo con rating BBB di Scope Ratings e DBRS;
- Titoli mezzanine: per un importo pari a 25 milioni di euro, privi di rating;
- Titoli junior: per 13,5 milioni di euro, privi di rating.
Per i titoli senior sarà richiesta la Gacs. Questi titoli saranno mantenuti nel portafoglio della banca e pagheranno una cedola variabile pari al tasso euribor 6 mesi più 50 punti base. Il 95% dei titoli mezzanine e junior saranno ceduti a un investitore istituzionale estero entro oggi, con una conseguente perdita per la banca di 20,8 milioni di euro. L’impatto del deconsolidamento delle sofferenze sottostanti la cartolarizzazione è atteso nei risultati del quarto trimestre 2019 e porterà l’Npl ratio a ridursi dal 9,34% del Q43 2019 all’8,5% del Q4 2019.
Nel luglio 2019, la banca aveva annunciato la cessione di crediti deteriorati per 900 milioni di euro, di cui 157 milioni di crediti factoring, già inclusa dei dati della semestrale, e altri 740 milioni di crediti leasing. L’acquirente dei crediti factoring non era stato comunicato, mentre il portafoglio di crediti leasing era stato comprato da Credito Fondiario (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che nell’agosto 2018 la banca aveva concluso la cartolarizzazione di un portafoglio di Npl da 2,75 miliardi di euro composto in prevalenza da crediti unsecured (53,4%) e per il resto da crediti secured (si veda altro articolo di BeBeez) e nel dicembre 2018 aveva ceduto un altro portafoglio di Npl da 416,2 milioni di euro, questa volta composto per il 90% da crediti unsecured, senza cartolarizzarli (si veda altro articolo di BeBeez).