BFF Luxembourg sarl, veicolo lussemburghese che fa capo al fondo di private equity Centerbridge, ha ceduto lo scorso 9 gennaio in serata l’11% di Banca Farmafactoring (BFF) tramite un accelerated bookbuilding. Il venditore è stato affiancato da Rotschild & Co, mentre Morgan Stanley è stata sole bookrunner dell’operazione. Nel dettaglio, BFF Luxembourg ha collocato 18,7 milioni di azioni ordinarie a 5,2 euro l’una per un totale quindi di circa 97 milioni di euro. BFF Luxembourg scende quindi dal 32,77% al 21,77% nel capitale di BFF (si veda qui Reuters e qui avviso internal dealing).
BFF Luxembourg nel febbraio 2018 aveva già ceduto l’8,8% di BFF sempre attraverso una procedura di accelerated bookbuilding gestita dai joint bookrunner Deutsche Bank, Mediobanca e Morgan Stanley. BFF Lux aveva contestualmente sottoscritto un impegno a non cedere ulteriori azioni di BFF per un periodo di 90 giorni (si veda altro articolo di BeBeez). Al prezzo di 6 euro per azione, l’operazione aveva portato nelle casse di Centerbridge circa 90 milioni di euro, che si sono andati a sommare ai circa 250 milioni incassati con l’ipo (che aveva visto scendere BFF Lux dal 94,196% al 55,8%) e alla quota di 65 milioni di euro del superdividendo di 68,76 milioni pagato agli azionisti all’approvazione del bilancio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). Il titolo BFF, che era stato prezzato a 4,7 euro nell’ipo, venerdì 10 gennaio ha chiuso a 5,35 euro, per una capitalizzazione di 921,6 milioni di euro.
Banca Farmafactoring, guidata da Massimiliano Belingheri, è un operatore specializzato nei servizi finanziari per i fornitori della sanità e delle Pubbliche Amministrazioni in Europa. Fondata nel 1885 da un gruppo di aziende farmaceutiche come Farmafactoring, Apax ne aveva acquisito l’88,35% nel 2006. Con il fondo, avevano investito il management (3,37%) e una serie di soggetti industriali (Bracco, Mediolanum Farmaceutici e Merck Serono Molteni) clienti della la banca italiana. Nel 2010 BFF si è estesa in Spagna, nel 2013 si è trasformata in banca e nel 2015 è entrata in tale veste nei mercati spagnolo e tedesco.
Nel 2015 BFF è stata ceduta da Apax al fondo Usa Centerbridge Partners, alla sua prima operazione in Italia. Centerbridge aveva battuto la concorrenza di diversi altri fondi di private equity come Blackstone, Cinven, CVC, Lone Star e Permira (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2016 BFF ha rilevato un’azienda leader nella gestione del credito del settore pubblico in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Nell’aprile 2017 BFF si è quotata sul MTA di Borsa Italiana e nello stesso anno ha avviato l’attività cross-border in Grecia. Nel 2019 ha acquisito la spagnola IOS Finance, avviato l’attività cross-border in Francia ed è entrata nel mercato dei depositi on-line in Polonia, Olanda e Irlanda.
BFF ha chiuso il 2018 con un utile netto consolidato e rettificato di 91,8 milioni di euro, con un coefficiente CET1 di gruppo a fine dicembre 2018 pari al 10,9%. Lo scorso ottobre ha quotato all’ExtraMot Pro un bond da 300 milioni di euro a scadenza maggio 2023 e cedola 1,75% nell’ambito del Programma EMTN da un miliardo di euro pubblicato a fine novembre 2018 (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione di collocamento è stata curata da Banca Imi, CitiGroup e UniCredit in qualità di joint bookrunners, e da Banca Akros in qualità di co-lead manager. White & Case ha curatogli aspetti fiscali, mentre Ludovici Piccone & Partners ha curato gli aspetti fiscali. Clifford Chance ha assistito le banche.