Bain Capital ha annunciato ieri la firma dell’accordo per acquisire il controllo di Engineering Ingegneria Informatica spa, il gruppo specializzato nello sviluppo di software e nelle tecnologie al servizio di imprese pubbliche e private, sinora controllato all’88% dai fondi Apax e NB Renaissance, che lo avevano delistato da Piazza Affari nell’estate 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era attesa dal dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez) e, come già previsto dalla scorsa primavera, quando si erano rincorsi i primi rumor (si veda altro articolo di BeBeez), Apax uscirà completamente dal capitale, mentre NB Reinasssance reinvestirà con nuovi fondi, così come il top management guidato all’amministratore delegato Paolo Pandozy, confermato nel suo ruolo (si vedano qui il comunicato stampa di Engineering e qui quello di NB Renaissance). Quanto al fondatore di Engineering, Michele Cinaglia, cui faceva capo il 12% del gruppo, a sua volta uscirà dal capitale, ma resterà in azienda, facendo leva sulla sua esperienza e leadership per continuare a sostenere Engineering in questo nuovo percorso di crescita e sviluppo. Il closing dell’operazione, soggetto al soddisfacimento delle condizioni sospensive standard, è previsto entro la fine di aprile 2020.
Al momento dell’opa dei fondi nel 2016, il gruppo era stato valutato 846,5 milioni di euro, mentre oggi il gruppo sarebbe valutato 1,5-1,6 miliardi di euro, pari a 9,5-10 volte l’ebitda rettificato 2019. D’altra parte si tratta di un gruppo che in quattro anni è cresciuto molto, visto che nel periodo ha completato 19 acquisizioni sia in Italia sia all’estero, agendo come piattaforma di consolidamento in un mercato ancora molto frammentato, realizzando un track record di successo nell’integrazione ed espansione del proprio portafoglio di soluzioni proprietarie. In particolare, tra le ultime operazioni ci sono quella dello scorso settembre 2019, quando il gruppo ha rilevato il 100% della fintech italiana Deus Technology (si veda altro articolo di BeBeez) e quella dello scorso ottobre quando il gruppo ha comprato l’80% della software house Digitelematica srl (si veda altro articolo di BeBeez). I ricavi di Engineering sono così aumentati nei quattro anni a un Cagr dell’11% (da 851 milioni di euro nel 2015 a circa 1,3 miliardi di euro nel 2019), l’ebitda è aumentato anche lui a un Cagr dell’11% (da 105 milioni di euro nel 2015 a circa 160 milioni di euro nel 2019) e il numero di dipendenti è passato da circa 8.100 nel 2015 a oltre 11.000 nel 2019.
Nel 2018 Engineering aveva raggiunto un valore della produzione di 1,18 miliardi di euro, +15% da quota un miliardo di euro raggiunta a fine 2017, quando già era cresciuto di oltre il 10%. L’ebitda rettificato ha toccato quota 147,2 milioni dai 122,9 milioni del 2017 (+19,8%), quando era già cresciuto del 13,5%, e l’utile netto è stato di 57,7 milioni (+10% dai 52,3 milioni dell’anno prima, quando era cresciuto del 15,3%). Il tutto con un debito finanziario netto in calo a 69 milioni dai precedenti 138 milioni (si veda altro articolo di BeBeez e qui il bilancio 2018).
A proposito di debito, il nuovo giro di buyout sarà finanziato da banche italiane incluse Banca Imi e Unicredit) e internazionali (Bnp Paribas, Credit Suisse e Deutsche Bank). Nell’operazione, Engineering è stata affiancata da PwC per la vendor due diligence, mentre lo studio legale Accinni, Cartolano e Associati ha agito come advisor del management team. Hanno agito in qualità di consulenti per NBRP nell’operazione: Gatti Pavesi Bianchi (legale), Bain & Co (commerciale), New Deal Advisors (contabile), Di Tanno e Associati (fiscale & strutturazione), Kirkland & Ellis (legale per il finanziamento). Banca Imi, insieme a Lazard, ha agito da consulente finanziario per NBRP dopo essere stata coinvolta nel de-listing del 2016. I fondi venditori gestiti da NBRP e i fondi Apax sono stati assistiti da Rothschild & Co (consulente finanziario), Simpson Thacher & Bartlett e BonelliErede (legale) e PwC (fiscale). Bain Capital è stata assistita da Pirola Pennuto Zei & Associati. Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners hanno supportato Bain Capital e NB Renaissance Partners.
Luca Bassi, managing director di Bain Capital Private Equity, ha dichiarato: “Crediamo che il Gruppo Engineering abbia il potenziale per crescere ulteriormente in un mercato ancora molto frammentato, sia organicamente che attraverso acquisizioni, e non vediamo l’ora di collaborare con il management team e Neuberger Berman per accelerare questo processo”.
Stefano Bontempelli (Senior Partner) e Michele Quaranta (Partner) di NBRP, hanno commentato: “Engineering si adatta perfettamente alla strategia di investimento di NBRP, rappresentando un indiscusso leader di mercato in un settore in crescita e frammentato, con un grande e sostenibile vantaggio competitivo. La scelta di investire ancora nella società attraverso nuovo capitale da fondi diversi è un chiaro segnale del significativo potenziale di crescita, sia per linee interne che tramite acquisizioni”.
Michele Cinaglia, fondatore e presidente di Engineering ha dichiarato: “Nel corso del 2020 celebreremo i 40 anni di storia di Engineering. In questi decenni abbiamo sempre avuto ben chiara la nostra missione: accompagnare il Paese attraverso l’evoluzione tecnologica stando sempre un passo avanti grazie al costante reinvestimento dei capitali in azienda e alla cura e formazione dei nostri dipendenti, oggi ben oltre 11.000, che rappresentano per competenze e affidabilità il principale asset del Gruppo. Per loro, in particolare, sono felice di poter confermare grazie all’intesa con tutti gli azionisti, la decisa continuità di guida e strategia che, sono certo, offrirà ancora moltissime possibilità di crescita su tutti i livelli, di business, professionali e umani”.