Il fondo Progress Tech Transfer ha investito in MAT3D, spin-off congiunto delle università di Modena e Reggio Emilia e di Parma che sviluppa e produce polimeri ad alte prestazioni per la stampa 3D (si veda qui il comunicato stampa). L’investimento sarà principalmente dedicato alla validazione tecnica delle prestazioni termo-meccaniche delle resine sviluppate dall’azienda in ambiente industriale.
MAT3D, con sede a Reggio Emilia, è nata per sviluppare e produrre materiali polimerici innovativi per la stampa 3D caratterizzati da elevate prestazioni termo-meccaniche e con proprietà funzionali avanzate in modo che possano essere utilizzati per applicazioni industriali e per la produzione di parti funzionali. E’ composta da un team di 8 persone, con 4 Partner, di cui 2 sono accademici: Federica Bondioli e Massimo Messori.
Quello in MAT3D costituisce il quarto investimento per Progress Tech Transfer, che detiene in portafoglio anche: HiQ-Nano, startup nata nell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) che produce nanoparticelle di vari materiali che possono essere impiegate in vari settori industriali; WaterView, startup italiana che raccoglie dati in ambito meteorologico grazie a una tecnica innovativa per misurare l’intensità della pioggia; Respectlife, startup nata all’interno della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia che realizza tessuti high-tech.
Progress Tech Transfer è il fondo da oltre 40 milioni di euro sottoscritto da Fondo Europeo degli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti all’interno della piattaforma strategica nazionale ITAtech nel gennaio 2019, e di cui è advisor MITO Technology (si veda altro articolo di BeBeez).