La challenger bank N26 ha lanciato l’Iban italiano, disponibile da ieri in automatico per tutti i nuovi conti (si veda qui il comunicato stampa). L’imminente lancio dell’Iban locale era stato annunciato nel luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
L’Iban italiano, introdotto dopo le numerose richieste da parte dei clienti, permette di utilizzare N26 come conto primario per l’accredito di stipendio e pensione; collegare l’addebito di utenze domestiche e abbonamenti (bollette, pay tv, abbonamenti a palestre ecc); prelevare gratuitamente in tutti gli ATM italiani; e godere di una promozione sull’imposta di bollo, che in caso di saldo medio superiore a 5.000 euro, sarà pagata da N26 fino al 30 settembre 2020.
Restano valide tutte le funzionalità già attive per i conti con Iban tedesco: le notifiche per ogni transazione effettuata; la possibilità di pagare tramite Apple Pay e Google Pay sia online che offline; la ricarica del conto tramite carta, bonifico istantaneo o il servizio Cash26 presso i 588 supermercati Pam Panorama e Penny Market sul territorio nazionale; l’utilizzo della carta per pagamenti online in piena sicurezza; l’utilizzo di Spaces e Shared Spaces per risparmiare e condividere denaro. I conti con Iban tedesco potranno passare in futuro all’Iban italiano: al momento N26 sta lavorando per gestire la loro migrazione. Indipendentemente dall’Iban, tutti i conti della banca restano protetti dal Fondo tedesco di tutela dei depositi fino a 100 mila euro.
“L’Iban italiano è il frutto del duro lavoro di questi anni: dall’arrivo in Italia nel 2017, ai 500 mila clienti italiani in soli due anni, ed è perfettamente in linea con la strategia globale di N26, sviluppata tenendo conto della dimensione locale, elemento fondamentale per la crescita e il mantenimento della base clienti e della customer satisfaction. Abbiamo raddoppiato la nostra base clienti nell’ultimo anno e aumentato di circa il 50% il segmento femminile, che oggi costituisce il 25% dei clienti totali”, ha spiegato Andrea Isola, General Manager di N26 in Italia.
N26 è stata fondata nel 2013 da Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal e nel 2015 ha lanciato il suo primo prodotto. Attualmente, N26 ha più di 3,5 milioni di clienti in 24 mercati in Europa, tra cui l’Italia. Nel luglio scorso è entrata anche nel mercato americano (si veda altro articolo di BeBeez). La challenger bank conta più di 1300 dipendenti dislocati in 5 sedi: Berlino, New York, Barcellona, Vienna e San Paolo.
N26 ha raccolto oltre 500 milioni di dollari dai più importanti investitori del mondo. Nel marzo 2018 ha raccolto 160 milioni di dollari Usa in un finanziamento di serie C guidato da Allianz X, l’unità di investimento digitale del Gruppo Allianz, e Tencent Holdings Ltd, leader cinese nella fornitura di servizi internet a valore aggiunto (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2019 ha incassato un mega-round di serie D da 300 milioni di dollari, guidato dal venture newyorkese Insight Venture Partners, cui hanno partecipato anche il fondo sovrano di Singapore GIC e alcuni investitori già presenti nel capitale della banca (si veda altro articolo di BeBeez). E nel giro dei prossimi 8-12 mesi, potrebbe aprire il suo terzo round, ha anticipato Isola a BeBeez.
Attualmente N26 ha ravvisato alcuni cambiamenti del business dovuti all’emergenza sanitaria innescata dal coronavirus. “Dal punto di vista del business, il digital onboarding ci aiuta molto. Non abbiamo subìto un decremento sostanziale delle attivazioni del conto. Ma abbiamo notato un cambiamento delle abitudini di spesa: prima le principali erano trasporti e viaggi, ora intrattenimento e supermercati. Poi le persone spendono meno dei negozi fisici, mentre sono aumentate le transazioni con l’e-commerce”, ha detto Isola a BeBeez. A suo avviso, l’epidemia da coronavirus farà cambiare le abitudini delle persone, a tutti i livelli demografici, perché “anche le persone anziane si renderanno conto che possono aprire un conto online ed effettuare acquisti online. Anche per vincere i timori di tanti italiani verso gli acquisti online, abbiamo appena lanciato una funzionalità per bloccare i pagamenti online, all’estero e i prelievi da bancomat. Ad ogni modo, post-coronavirus mi aspetto un’accelerazione del digital banking anche in Italia“.