Azimut ha lanciato su Mamacrowd una campagna di equity crowdfunding per Azimut Crescimpresa srl, veicolo di investimento il cui brand commerciale è Azimut Sostieni Italia, lanciato per supportare con capitali privati gli esercizi commerciali paralizzati dall’emergenza sanitaria legata al coronavirus. La campagna ha un obiettivo minimo di 500 mila euro e massimo di 8 milioni, sulla base di una valutazione pre-money di 160 mila euro, e prevede un investimento minimo di 1500 euro. A oggi, la campagna ha raccolto 26.500 euro da 12 investitori.
Azimut Sostieni Italia focalizzerà il suo sostegno sulle attività delle categorie più colpite dagli effetti dell’emergenza, riconducibili al settore della ristorazione o comunque alla categoria Ateco 56.
Target degli investimenti saranno società di capitali, che hanno chiuso bilanci in utile da almeno 3 anni e hanno solidi indicatori di sostenibilità del debito.
Il veicolo Azimut Sostieni Italia, il cui capitale oggi è tutto di Azimut Enterprises srl, controllata del gruppo Azimut, è studiato per raccogliere il capitale degli investitori nel minor tempo possibile e metterlo subito a disposizione degli esercizi commerciali meritevoli di accedere al veicolo, selezionati in base al track record e al merito di credito dal team di Azimut, affiancato dai partner Cerved, Wiserfunding e Aida.
Gli investitori, quindi, investono nel capitale di Azimut Sostieni Italia, mentre il veicolo stipulerà con gli esercenti un contratto di associazione in partecipazione e finanzierà gli esercenti con prestiti a 4 anni, che a scadenza rimborseranno il capitale mentre ogni anno verseranno una componente dei ricavi. Alla scadenza, Azimut Sostieni Italia verserà ai suoi investitori il capitale e la componente dei ricavi.
Sul progetto si sono spesi in prima persona i vertici di Azimut Holding. Presidente di Azimut Crescimpresa, infatti, è Gabriele Blei, amministratore delegato di Azimut Holding spa; mentre gli altri membri del consiglio di amministrazione sono Alessandro Zambotti, cfo di Azimut Holding; e Paolo Martini, ceo e direttore generale di Azimut Holding. Il progetto, quindi, si inserisce in quello che inizia a essere un trend di proposta di investimenti illiquidi alla clientela privata da parte di private banking e asset manager tradizionali.
In particolare, sul fronte dell’equity crowdfunding, ricordiamo che a marzo si sono chiuse due campagne che hanno visto raccolte milionarie grazie all’interventi diretti di private banking (si veda altro articolo di BeBeez). Da un lato c’è quella di Fin-novia, che su BacktoWork , la piattaforma partecipata da Neva Finventures, il corporate venture capital di Intesa Sanpaolo, ha raccolto oltre 7,6 milioni di euro da investire in e-Novia, a sua volta un veicolo di investimento dedicato alla creazione di startup(si veda altro articolo di BeBeez). Il successo della campagna che si è chiusa a inizio mese è stato dovuto al sostegno di Intesa Sanpaolo Private Banking, che, attraverso la propria rete, ha deciso di proporre l’operazione ai propri clienti. Lo stesso tipo di approccio che ha portato anche la scaleup del settore new space D-Orbit a raccogliere 2,6 milioni di euro su ClubDealOnline: in quel caso, infatti, la raccolta è stata effettuata in collaborazione con le strutture di private banking di Banca Sella e Sparkasse (si veda altro articolo di BeBeez).
Più in generale, invece, si ricorda che il gruppo Azimut ha annunciato lo scorso settembre una svolta epocale nella sua strategia industriale, con l’obiettivo di investire in private asset almeno 10 miliardi di euro nei successivi 5 anni, lanciando una serie di veicoli di investimento in buona parte dedicata anche al pubblico retail (si veda altro articolo di BeBeez).
E la scelta della piattaforma Mamacrowd per la raccolta di Azimut Sostieni Italia non è un caso, visto che la piattaforma è di proprietà di Siamo Soci, a sua volta nata nel 2011 come piattaforma di mediazione tra domanda e offerta di imprese e capitale di rischio per deal che si chiudevano offline. Il gruppo Azimut nel 2015 ha investito 1,2 milioni di euro in aumento di capitale per il 25% della società (si veda altro articolo di BeBeez), affiancandosi così ai fondatori Paolo Barberis (ex presidente del gruppo Dada e cofondatore dell’acceleratore Nana Bianca), Dario Giudici (ceo), Marco Corradino (fondatore di Bravofly), Fabio Cannavale (fondatore di Bravofly, lastminute.com e Boost Heroes), Cristiano Esclapon, Pietro Martani (fondatore di Windows on Europe, la holding di Copernico). Nel settembre 2019 Mamacrowd ha aperto un nuovo aumento di capitale da 3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Mamcrowd è oggi una delle più attive piattaforme di equity crowdfunding in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).