Quadrivio Group di Alessandro Binello e Walter Ricciotti alza l’asticella della raccolta. E se prima per i due suoi nuovi fondi puntava a un target complessivo di 500 milioni di euro, ora l’obiettivo è di un miliardo di euro, tenuto anche conto del lancio imminente di un Eltif che coinvesta con gli stessi fondi. Lo ha dettoRicciotti a BeBeez e MF Milano Finanza, sottolineando che “a oggi abbiamo già raccolto impegni per circa 200 milioni ciascuno per il Made in Italy Fund e per l’Industry 4.0 Fund, con ben due investitori che ci hanno dato il loro via libera in pieno lockdown da Covid“.
La ragione di un aumento così importante del target, ha aggiunto Ricciotti, “sta nel fatto che le aziende italiane oggi più che mai hanno bisogno di capitali per ripartire. Sinora si sta tamponando l’emergenza con moratorie e nuove linee di credito, ma non si può andare avanti solo con il debito, le aziende hanno bisogno di equity per crescere e gli investitori in questo momento hanno comunque voglia di investire in economia reale, perché delle borse si fidano poco e i rendimenti offerti dagli strumenti finanziari tradizionali sono troppo bassi. E’ un ragionamento che fanno anche molti investitori privati e, se è vero che nel prossimo decreto del governo saranno introdotti i tanto attesi incentivi fiscali per gli Eltif, allora non ho dubbi che questo canale di raccolta possa rivelarsi molto ricco (si veda altro articolo di BeBeez, ndr)”.
Insomma, anche Quadrivio Group, quindi, andrebbe a inserirsi nel forte trend che vede i private asset avvicinarsi agli investitori privati, che era stato il tema di un affollato convegno organizzato da BeBeez nel luglio 2019 e di cui si tratterà anche in occasione della terza tavola rotonda della giornata di Milano Capitali organizzata da MF Milano Finanza in collaborazione con BeBeez il prossimo giovedì 14 maggio.
Il Made in Italy Fund, che investe in pmi italiane operanti nei settori moda, agroalimentare, design e bellezza, è stato in lanciato da Quadrivio Group in joint venture con Pambianco Strategie d’impresa nell’ottobre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e poi a ruota è stato lanciato il fondo Industry 4.0, dedicato agli investimenti a supporto dell’evoluzione tecnologica delle imprese italiane, in particolare nella digital transformation delle pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Il team di questo secondo fondo, oltre a Binello e Ricciotti, comprende il managing partner Roberto Crapelli, già presidente e amministratore delegato di Roland Berger Italia e con oltre 20 anni di esperienza nella consulenza strategica e più recentemente in progetti Industry 4.0 in Italia e Germania; e l’investment director Pietro Paparoni, affiancati da un gruppo di analisti. Industry 4.0 è supportato da Confindustria Giovani Imprenditori, guidata da Alessio Rossi. Tra i maggiori sottoscrittori ci sono la famiglia Doris, Banca Mediolanum, Mediocredito.
Il fondo Made in Italy lo scorso dicembre ha acquisito il 60% del produttore italiano di dermocosmetici di alta gamma Rougj (si veda altro articolo di BeBeez); nell’ottobre 2019 ha comprato il 52% di Mohdz, specializzata nella vendita e nella distribuzione online di arredamento di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez) e nello stesso mese ha investito anche nel settore agroalimentare, rilevando l’80% dell’azienda italiana del settore vitivinicolo Prosit (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2018 il fondo aveva invece acquisito la maggioranza di 120% Lino (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto al fondo Industry 4.0, nell’agosto 2019 ha comprato la maggioranza di Rototech, gruppo italiano che produce componenti in plastica per i veicoli dei settori truck, macchine agricole e construction (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel luglio 2019 ha acquisito la maggioranza di Nabucco, holding di controllo di F&De Group, leader italiano nei servizi della ristorazione alberghiera (si veda altro articolo di BeBeez).