Camfin, azionista di Pirelli con il 10,1%, ha siglato ufficialmente l’annunciata partnership nel private equity con Longmarch, veicolo lussemburghese che fa capo all’investitore cinese Yushun Niu (si veda qui il comunicato stampa). Legance – Avvocati Associati ha assistito Camfin nella stipula dell’accordo.
La notizia della partnership era attesa dallo scorso aprile, quando Camfin e Longmarch erano entrati in trattativa esclusiva (si veda altro articolo di BeBeez).
La partnership, di durata 5 anni, sarà realizzata attraverso una società per azioni di diritto italiano, battezzata Camfin Alternative Asset, la cui governance spetterà alla stessa Camfin. Sono previsti patti parasociali durata triennale relativi alla partecipazione potenziale in Pirelli attualmente detenuta da LongMarch, oggi pari a circa il 7,68%, in aumento rispetto al 5,19% in possesso di LonngMarch lo scorso aprile, al momento della sigla dell’esclusiva.
Come noto, infatti, la partnership riguarderà da un lato, la posizione lunga su Pirelli detenuta da Longmarch e, dall’altro, le opzioni call su un ulteriore 4,89% del capitale, sottoscritte da Camfin nel settembre 2019, con scadenza settembre 2022 e che potrebbero essere regolate per cassa con conseguente conferimento in denaro all’interno della partnership. Più in generale, la partnership riguarda poi le attività di private equity, in particolare nel settore sanitario.
Camfin è controllata da Marco Tronchetti Provera e partecipata dalla famiglia Rovati, Massimo Moratti, Alberto Pirelli, NB Renaissance, Unicredit e Intesa Sanpaolo. L’ imminente formalizzazione della partnership era stata anticipata mercoledì 13 maggio da Tronchetti Provera (si veda Radiocor).
L’ampliamento delle attività di Camfin al private equity era stato introdotto nello statuto della società lo scorso ottobre, contestualmente all’ingresso di Intesa Sanpaolo nel capitale di Camfin con il 10,7% dei diritti di voto, a fronte di una quota del 7,5% del capitale sociale (si veda altro articolo di BeBeez). Pirelli è l’asset principale della finanziaria, ma, si legge ora nello statuto, sia la partecipazione in Pirelli sia tutte le altre partecipazioni, interessenze e strumenti finanziari sono gestiti “nell’ottica di una successiva dismissione nell’ambito di attività tipicamente di private equity”.