Una cordata di 11 imprenditori e professionisti, che fa capo all’ex calciatore ed allenatore del Catania Maurizio Pellegrino e al segretario generale della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) Fabio Pagliara, ha costituito Sport Investment Group Italia (SIGI). Lo riferisce il quotidiano La Sicilia. La newco è nata con l’obiettivo di acquisire e salvare il Catania Calcio, per cui la Procura della Repubblica di Catania ha presentato nei giorni scorsi istanza di fallimento (si veda altro articolo di BeBeez). SIGI conta un capitale sociale pari a 55 mila euro, con previsione di aumento a 5 milioni in caso di closing.
“È un passaggio formale, che vuole significare e ribadire la chiara volontà di salvare la matricola 11700 prima che sia troppo tardi. La città di Catania ha nel proprio patrimonio anche la squadra di calcio, noi vogliamo salvarla e rilanciarla. E non escludo che nei prossimi giorni altri imprenditori, locali e non, possano entrare nella newco. Ma il nostro obiettivo di acquisire il Catania cesserà di essere perseguito qualora il club dovesse fallire”, ha dichiarato alla stampa Maurizio Pellegrino, insieme a Fabio Pagliara rappresentante della spa con i media.
I rumor riferivano anche una trattativa del Catania con una società petrolifera texana, poi naufragata in quanto mancavano i presupposti. Il 25 maggio 2020 è prevista l’udienza per la nomina d’urgenza di un nuovo Consiglio di amministrazione, scelto dal Tribunale. Il Catania Calcio avrà tempo fino a oggi per depositare le memorie difensive. Il 9 giugno 2020 il tribunale deciderà sull’istanza di fallimento, per cui entro allora SIGI dovrà formalizzare una offerta di acquisto per il Catania Calcio.
Il club rossoblu è gravato da oltre 15 milioni di euro di debito. Ed entro pochi giorni dovrà pagare ad alcuni giocatori gli stipendi arretrati di gennaio e febbraio 2020, anche per evitare che la messa in mora possa portare i calciatori a chiedere il regime di svincolo. Secondo quanto riferisce il Corriere di Ragusa, dagli atti dei pm emerge che la “società è fortemente indebitata e non sarebbe più nelle condizioni di sostenere un club non più in grado di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni”. Inoltre “il Catania non ha ancora depositato alcuna pianificazione industriale strategica, alcun piano di ristrutturazione serio e credibile che consenta di prospettare un recupero di flussi finanziari”.
Il Catania Calcio, in crisi fin dal lontano 2017, è controllato dall’imprenditore siciliano Antonino Pulvirenti. A quest’ultimo fa capo anche Finaria spa, la holding delle attività alberghiere e di grande distribuzione (con Meridi proprietaria degli hard discount Fortè). La holding nel settembre 2017 aveva siglato un accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare. Nell’ambito dell’operazione, Finaria aveva collocato in private placement un bond da circa 30 milioni di euro che è stato sottoscritto da Ecs Finaria sarl e di cui è stato arranger OCM Luxembourg ECS sarl, entrambi veicoli che fanno capo all’operatore di private equity Usa specializzato in turnaround Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel giugno 2019 Finaria spa ha venduto Sementa, società proprietaria degli hotel a 5 stelle Grand Hotel Mazzarò Sea Palace e Grand Hotel Atlantis Bay di Taormina. A comprare era stata Alpitour, gestore dei due alberghi dal 2016. I proventi della vendita serano stati in parte utilizzati da Finaria per ripagare il debito derivante dal prestito obbligazionario da 30 milioni di euro in private placement summenzionato e altre poste debitorie (si veda altro articolo di BeBeez).