Alternative Capital Partners sgr (Acp sgr), il primo gestore di investimenti alternativi illiquidi tematici che applica i criteri cosiddetti ESG (acronimo per environmental, social and governance) nel processo di costruzione del suo portafoglio di private asset, ha annunciato ieri che il Sustainable Securities Fund ha incassato l’impegno della Banca Europea degli Investimenti (BEI) a investire fino a 40 milioni di euro con il supporto del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), che per la prima volta ha concesso in Italia la propria garanzia su un fondo di private debt tematico (si veda comunicato stampa).
La garanzia del FEIS è concessa solo quando i prodotti vengono considerati dal FEIS a impatto sociale e di rilevanza sistemica per lo sviluppo economico e sociale del Paese. All’impegno della BEI si è già aggiunto quello di primarie banche e casse previdenziali italiane, mentre hanno avviato la loro due diligence sul fondo altri 16 investitori istituzionali tra banche commerciali, assicurazioni, fondi pensione, fondazioni bancarie e casse di previdenza. Un primo closing della raccolta è atteso già entro il terzo trimestre dell’anno con un target complessivo a 200 milioni di euro. Il lancio del fondo era stato anticipato lo scorso novembre da BeBeez, quando la Bei lo aveva inserito tra i possibili investimenti al vaglio (si veda altro articolo di BeBeez),
Il fondo finanzia infrastrutture energetiche green attraverso un approccio multi-strategy altamente diversificato per strumenti finanziari di avanzata dotazione di tecnologie digitali, offrendo ritorni finanziari decorrelati, anticiclici, con ridotta volatilità e flussi di cassa ad elevata resilienza, in linea con le attuali prudenti esigenze degli investitori istituzionali.
Il nuovo fondo di ACP sgr finanzierà progetti italiani di piccola e di media-grande dimensione, aventi come principale controparte il segmento delle pmi, per le quali l’accesso ai canali di finanziamento tradizionali a medio-lungo termine potrebbe essere più difficoltoso, in virtù di un quadro macro-economico più incerto. Grazie a questa strategia di investimento, il fondo offrirà una concreta opportunità di rilancio dell’economia reale Italiana sostenendo finanziariamente progetti green con forte impatto su ambiente e salute delle persone. In particolare, il veicolo investirà in: efficienza energetica, generazione distribuita e mobilità sostenibile, economia circolare e rinnovabili utility scale. Per ognuno di questi comparti sono già stati stretti accordi di partnership con primari operatori disponendo di un primo portafoglio di 25-30 progetti in pipeline da finanziare, per un controvalore superiore a 200 milioni di euro.
Evarist Granata, amministratore delegato e responsabile della divisione private capital di ACP sgr, ha affermato: “Il Sustainable Securities Fund (SSF) rappresenta la risposta concreta per il post Covid-19, fornendo a un numero crescente di investitori professionali e a fondi di fondi Pir Alternativi (come da DL Rilancio) l’opportunità di supportare in modo più sostenibile l’economia reale italiana con investimenti infrastrutturali 100% green secondo la tassonomia EU e con minori assorbimenti di capitale per assicurazioni e banche. SSF si pone come strumento complementare al sistema bancario per finanziare, con ampio mix di strumenti quali debito mezzanino, uni-tranche ed equity, le numerose opportunità di investimento su efficienza energetica (incluso ecobonus), rinnovabili, mobilità sostenibile ed economia circolare, diversificando in modo prudente la propria allocazione su asset class alternative illiquide ad impatto in un momento storico di tassi ridotti ed elevata volatilità. Pressoché da pionieri in Italia, abbiamo deciso di coprire questa nicchia ancora inesplorata dei mercati privati di debito green per favorire la transizione energetica e mitigare possibilmente i rischi e gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici; grazie ad una solida specializzazione settoriale del nostro team di investimento (composto da 5 persone senior) abbiamo sviluppato un approccio altamente innovativo alla gestione ed allocazione dei rischi finanziari e non finanziari (ESG) tramite una piattaforma proprietaria fintech di asset management”.
Per valutare, gestire e monitorare gli investimento, la sgr utilizzerà Fintech Alternative Investment Platform – Faip, una piattaforma fintech esclusiva e proprietaria per gestire gli asset alternativi illiquidi, lanciata nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Ciò garantirà un grado elevato di diversificazione e ottimizzazione del portafoglio investito, consentendo di operare efficientemente anche tramite cartolarizzazione di crediti di qualsiasi natura e taglia legati interventi energetici. La piattaforma fintech è il frutto di tre partnership strategiche in esclusiva con: Modefinance, la prima agenzia di rating fintech in Europa, partecipata da Corvallis; Whit-e /Factor@Work, società del gruppo TeamSystem spa, specializzate rispettivamente nello sviluppo di soluzioni integrate di digital automation e di risk management per primari operatori finanziari; FinScience, startup innovativa fondata nel 2017, parte del gruppo Datrix, che ha sviluppato modelli di analisi dei cosiddetti big data, creando indicatori di sintesi digitali a fini di analisi finanziaria, derivati dai dati reperibili su social network, blog, piattaforme di ecommerce e app di geolocalizzazione.
Acp sgr è controllata dai partner Emanuele Ottina ed Evarist Granata, che possiedono insieme i 60%, mentre il resto del capitale fa capo a vari soci industriali di primario standing, sinergici al progetto e alle asset class target di investimento dei fondi in pipeline. Tra questi figurano le famiglie Cardano/Di Vincenzo, Ielo, Ginena, Griffo, Cabassi e Ferragamo, che possono vantare storie di successo nei settori infrastrutture, energia e immobiliare.
Nel settembre 2019 l’sgr ha lanciato anche l’Infrastructure Real Estate Recovery Fund, il primo fondo che investe con approccio ESG in format immobiliari innovativi (si veda altro articolo di BeBeez), con focus su immobili anche di origine problematica, con destinazione d’uso prevalentemente direzionale, ricettiva e residenziale, suscettibili di essere riconvertiti attraverso interventi di light capex di rigenerazione urbana in infrastrutture immobiliari sociali e/o già valorizzati in tale chiave, attraverso format innovativi di gestione anche misti quali lo smart/coworking, lo student housing, l’hostelling ed il co-living/shared housing.