Alternative Capital Partners sgr (Acp sgr), il primo gestore di investimenti alternativi illiquidi tematici che applica i criteri cosiddetti ESG (acronimo per environmental, social and governance) nel processo di costruzione del suo portafoglio di private asset, ha lanciato Fintech Alternative Investment Platform – Faip (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta di una piattaforma fintech esclusiva e proprietaria per gestire gli asset alternativi illiquidi. Evarist Granata, amministratore delegato e head of private capital di Acp sgr, ha spiegato: “Abbiamo deciso di sviluppare Faip perché crediamo fortemente che le nuove tecnologie digitali, seppur senza prescindere dal fattore umano, possano migliorare notevolmente la gestione degli investimenti alternativi e dei relativi rischi anche di natura ESG, a beneficio dei nostri investitori e del nostro pianeta”.
L’adozione della piattaforma consentirà alla sgr di applicare le nuove tecnologie di AI, big data e machine learning al processo di Risk & Asset Management e di gestione dei propri futuri fondi di investimento alternativi (Fia), migliorando le performance di asset management in particolare negli investimenti di piccola taglia aventi come controparti le pmi. L’implementazione di queste nuove tecnologie porterà a a una riduzione: delle operazioni manuali, che rappresentano il 99% del tempo dedicato all’attività di risk management; del 60% del tempo necessario per prendere decisioni; del costo delle operazioni di valutazione ed esecuzione degli investimenti in private asset. Ciò porterà concreti benefici lungo il processo di gestione dei futuri fondi di Acp sgr, partendo dall’attività di origination / pre-screeening delle opportunità di investimento a quelle di risk rating & pricing degli asset alternativi sottostanti, fino al monitoraggio attivo del portafoglio investito sulla base di metriche finanziarie e non finanziare di natura ESG.
La piattaforma fintech è il frutto di tre partnership strategiche in esclusiva con: Modefinance, la prima agenzia di rating fintech in Europa, partecipata da Corvallis; Whit-e /Factor@Work, società del gruppo TeamSystem spa, specializzate rispettivamente nello sviluppo di soluzioni integrate di digital automation e di risk management per primari operatori finanziari; FinScience, startup innovativa fondata nel 2017, parte del gruppo Datrix, che ha sviluppato modelli di analisi dei cosiddetti big data, creando indicatori di sintesi digitali a fini di analisi finanziaria, derivati dai dati reperibili su social network, blog, piattaforme di ecommerce e app di geolocalizzazione.
Fondata da Valentino Pediroda e Mattia Ciprian, Modefinance è una start up dell’Università di Trieste, nata in Area Science Park, e partecipata dal dicembre 2015 al 43% dal gruppo Corvallis, che ha investito 1,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A sua volta Corvallis è controllato da Antonio Santocono ed Enrico Del Sole e partecipata per il 43,5%, da Nem sgr. Nell’ottobre 2017 Modefinance ha lanciato s-peek Team, l’evoluzione collaborativa di s-peek, piattaforma web e mobile per l’analisi e la gestione del rischio di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Dal 2015 a oggi, l’azienda ha mostrato una crescita del 50% costante, anno su anno. Nel luglio 2019 Mofinance e la fintech inglese cofondata da Edward Altman (l’economista statunitense inventore del noto Z-Score) Wiserfunding hanno lanciato il primo rating fintech per le pmi europee certificato a livello globale (si veda altro articolo di BeBeez).
Modefinance fornirà in esclusiva ad Acp sgr una applicazione personalizzata per il credit scoring (MORE by Oplon), in grado di svolgere un’analisi digitale del rischio più rapida, amplia ed aggiornata di quella tradizionale, che peserà le diverse variabili di rischio di ciascun potenziale investimento fornendo un punteggio puntuale e successivo monitoraggio real-time degli investimenti. Inoltre, la partnership consentirà di sviluppare in via esclusiva un sistema di risk rating & pricing integrato con algoritmi proprietari di Acp sgr, in grado di valutare e quantificare preventivamente i vari fattori di rischio di natura finanziaria, operativa ed ESG, tramite una propria metodologia di ESG scoring.
Whit-e è una startup nata a fine 2017 che gestisce un marketplace di acquisto di fatture commerciali emesse da aziende che per varie ragioni hanno difficoltà di accesso al credito, per esempio perché sono passati da un accordo di ristrutturazione, ma che hanno clienti con alto rating e quindi si trovano in possesso di crediti che possono facilmente essere assicurati (si veda altro articolo di BeBeez). Whit-e e Factor@Work nel luglio 2019 hanno stretto una partnership industriale sull’acquisito di fatture di pmi con TeamSystem, che ha rilevato il 51% di entrambe le società (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Acp sgr, Whit-e svilupperà la piattaforma Faip in veste di system integrator dei dati e applicazioni fornite da terzi, come key data provider, servicer contabili-amministrativi, banche, assicuratori del credito, società di rating e controparti oggetto di investimento. Factor@Work supporterà Acp sgr nella mappatura, qualificazione e quantificazione dei rischi di progetto, di credito ed operativi, nonché nello sviluppo di processi robusti di gestione integrata dei rischi identificati e nell’attivazione di strumenti di mitigazione e/o allocazione a terzi dei rischi sugli investimenti mobiliari sottostanti.
Finscience è stata fondata da quattro manager di cui tre provenienti da Google Italia e cioé: Fabrizio Milano D’Aragona, ceo di Finscience, che ha lavorato per sette anni a Google Italia, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore retail, fashion e local; Mauro Arte, che nella sede italiana di Google si è occupato del settore media & entertainment, sino a diventare capo della divisione You Tube Italia; Claudio Zamboni, che in Google Italia è stato industry leader per i settori telco ed entertainment; e da Alessandro Arrigo, general manager di Finscience, con esperienza decennale nel digital consulting. Questi stessi manager sono anche i fondatori di 3rdPlace, una pmi innovativa attiva dal 2010 che offre soluzioni e servizi nell’ambito dell’intelligence applicata ai dati digitali. Le due aziende si sono fuse nel gennaio 2019, dando vita a Datrix, nuova azienda con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per la Digital & Fintech Data Disruption (si veda altro articolo di BeBeez).
Finscience supporterà Acp sgr nel miglioramento del processo di screening e valutazione prospettica dei rischi degli investimenti in private asset tramite uno scoring sintetico basato su algoritmi di Machine Learning e Natural Language Processing applicati ad un’ampia mole di dati alternativi digitali non convenzionali (siti web, forum, blog, social network, news on- line, mappe, piattaforme di e-commerce).
Acp sgr è controllata dai partner Emanuele Ottina ed Evarist Granata che possiedono insieme i 60%, mentre il resto del capitale fa capo a vari soci industriali di primario standing, sinergici al progetto e alle asset class target di investimento dei fondi in pipeline. Tra questi figurano le famiglie Cardano/Di Vincenzo, Ielo, Ginena, Griffo, Cabassie Ferragamo, che possono vantare storie di successo nei settori infrastrutture, energia e immobiliare.
Acp sgr nel novembre scorso ha lanciato Sustainable Securities Fund, il suo primo fondo dedicato agli investimenti in energia da fonti rinnovabili, efficientamento energetico e produzione di biocarburanti (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso settembre aveva lanciato l’Infrastructure Real Estate Recovery Fund, primo fondo che investe con approccio ESG in format immobiliari innovativi (si veda altro articolo di BeBeez), con focus su immobili anche di origine problematica, con destinazione d’uso prevalentemente direzionale, ricettiva e residenziale, suscettibili di essere riconvertiti attraverso interventi di light capex di rigenerazione urbana in infrastrutture immobiliari sociali e/o già valorizzati in tale chiave, attraverso format innovativi di gestione anche misti quali lo smart/coworking, lo student housing, l’hostelling ed il co-living/shared housing. Secondo quanto risulta a BeBeez, il fondo ha un target di 250 milioni di euro e dovrebbe annunciare un primo closing tra i 50 e i 100 milioni a inizio 2020. Già oggi il fondo ha una pipeline di immobili prenotati per circa 70 milioni di euro di valore.