Tripletta di minibond per Unicredit che ha sottoscritto le recenti emissioni di U-Invest (U Power), Gruppo Fratelli Ibba e Icab. Operazioni a valle delle quali la banca ha superato la soglia dei 400 milioni di euro di minibond sottoscritti o strutturati negli ultimi 3 anni (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, U-Invest srl, con sede a Paruzzaro (Novara), ha emesso un minibond da 25 milioni di euro. La società è stata fondata nel 2006 dall’imprenditore Pier Franco Uzzeni ed è specializzato nella produzione e commercializzazione di scarpe e abbigliamento per l’antinfortunistica e proprietario dei marchi U-Power, Jallatte, Aimont e Lupos. Il gruppo conta circa 3.400 dipendenti e ha chiuso il 2018 con ricavi per 134,8 milioni di euro, un ebitda di 30,32 milioni e una posizione finanziaria netta di 10,75 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). I proventi del minibond serviranno a finanziare il programma di investimenti di U-Invest. Sempre Unicredit aveva sottoscritto interamente un minibond da 10 milioni di euro che la società aveva emesso nel luglio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
U-Invest era stata fondata nel 1950 originariamennte con il nome Almar dal padre dell’attuale amministratore unico Pier Franco Uzzeni. Nel 2000 Uzzeni aveva venduto il gruppo Almar a CVC Capital Partners, restandone comunque alla guida per i successivi 5 anni. CVC aveva fuso Almar con Jallatte che già possedeva dal 1998, dando luogo a JAL Group. I livelli di leva tipica dei primi anni 2000 si erano però rivelati critici nel 2005 e il gruppo era andato in default, cosicché le banche finanziatrici e i fondi hedge, che avevano sottoscritto il debito, lo avevano convertito in equity e avevano preso il controllo del JAL Group. Nel 2010 il fondo Progressio II aveva rilevato il gruppo, ancora in situazione critica, dal portafoglio delle banche e degli hedge, con l’idea di rilanciarlo. Purtroppo, però, la rivoluzione tunisina del dicembre 2010 e dei primi mesi 2011 aveva creato dei grossi problemi ai tre stabilimenti di JAL Group in Tunisia, con i lavoratori che si sono ribellati al piano di riorganizzazione e hanno di fatto bloccato la produzione, lasciando il gruppo con circa 20 milioni di ordini inevasi, che hanno a loro volta mandato in crisi di liquidità JAL. Tanto da portarlo al concordato a fine 2013. Intanto Uzzeni nel 2006 aveva fondato U-Power e a inizio 2014 ha colto l’occasione per ricomprarsi dal concordato il suo ex gruppo.
Il Gruppo Fratelli Ibba, con sede a Oristano ha siglato con un Unicredit un’operazione di finanziamento per complessivi 10 milioni di euro, che include un finanziamento assistito dalle garanzie rilasciate da SACE nell’ambito del programma Garanzia Italia e l’emissione di un minibond strutturato e sottoscritto da UniCredit, garantito dal Fondo Centrale di Garanzia. Per UniCredit si tratta della prima operazione in Italia in cui si utilizzano entrambe le garanzie dello Stato sulla base del Decreto Liquidità. Gruppo Fratelli Ibba è a capo di un gruppo societario articolato per aree d’affari in rappresentanza dei marchi della GDO Crai, Simply e Leader Price. La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 274,28 milioni di euro, un ebitda di 6,8 milioni e una posizione finanziaria netta di 15,47 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Infine Icab (acronimo di Industrie Conserve Alimentari Buccino), con sede a Buccino (Salerno), ha emesso un minibond da 1,5 milioni di euro. La società è specializzata nella produzione di conserve alimentati (pomodori, legumi e verdure dell’orto). I proventi del minibond saranno impiegati per ammodernare, efficientare e incrementare la capacità produttiva. La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 21 milioni di euro, un ebitda di 1,65 milioni e una posizione finanziaria netta di 11,36 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Dal 2018 a oggi Unicredit ha sottoscritto interamente un totale di 42 emissioni, pari a 277 milioni di euro in termini di volumi erogati, con distribuzione su tutto il territorio italiano in svariati settori economici. La banca ha inoltre sottoscritto le 8 emissioni della prima tranche del Basket Bond Puglia per un valore complessivo di 33,4 milioni di euro. Come noto, il progetto prevede che Unicredit, arranger dell’operazione, acquisti via via i bond emessi dalle pmi pugliesi non quotate, che li cartolarizzi e ceda i titoli asset backed a investitori istituzionali, con Cassa Depositi e Prestiti che è l’anchor investor e con Unicredit che a sua volta acquista il 5% delle asset backed securities (si veda qui altro articolo di BeBeez). Unicredit ha inoltre sottoscritto parzialmente altre due emissioni di minibond per un controvalore di 18 milioni di euro; e infine ha strutturato 4 minibond che sono stati distribuiti a investitori istituzionali per un valore complessivo di 89 milioni di euro.
“Con lo strumento del minibond mobilitiamo importanti risorse in favore delle Pmi italiane per sostenerne i progetti di crescita. Si tratta di fondi quanto mai importanti per uscire dalla fase di emergenza che stiamo attraversando, che si aggiungono alla piena operatività di Unicredit su tutte le soluzioni di finanziamento previste dal Decreto Liquidità. I minibond permettono alle aziende di accedere a fonti di finanziamento complementari al canale bancario, utili per realizzare i loro progetti di investimento, di internazionalizzazione, di innovazione e per soddisfare le esigenze di capitale circolante. Stiamo infine lavorando per finalizzare lo strumento anche al supporto di investimenti nel campo della green economy e della sostenibilità”, ha concluso Andrea Casini, co-ceo commercial banking Italy di Unicredit.