Bip (Business Integration Partners), multinazionale italiana di consulenza controllata al 61,5% dal fondo Apax Partners, ha vinto l’asta per acquistare il controllo della concorrente inglese Chaucer. A vendere sono stati i soci di Chaucer e il fondo di private equity inglese Growth Capital Partners (GCP), nel capitale della società di consulenza dal febbraio 2014 tramite il veicolo GCP Fund III, che ha reinvestito per una partecipazione di minoranza. I venditori di Chaucer sono stati assistiti dallo studio legale Dickson Minto, mentre Bip nell’operazione è stata seguita da Equita e Allen & Overy (si veda qui il comunicato stampa).
L’azienda è una delle principali società di consulenza del Regno Unito, specializzata nella trasformazione digitale nel Regno Unito e negli Stati Uniti. È stata riconosciuta come una delle principali società di consulenza della Gran Bretagna dal Financial Times.
Bip oggi impiega oltre 2.600 persone a livello globale, che offrono servizi di consulenza direzionale e business integration in: Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia. Il gruppo ha chiuso il 2018 con 205 milioni di euro di ricavi, mentre la società italiana ha raggiunto i 181,5 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 20,5 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 60 milioni, bond incluso. Grazie all’acquisizione, il gruppo Bip prevede di raggiungere un fatturato di 350 milioni di euro entro la fine del 2020, di cui il 35% proverrà dai mercati internazionali.
Una nuova acquisizione da parte di Bip era attesa: i suoi vertici in occasione di una conferenza stampa del dicembre scorso aveva dichiarato che pensava di acquisire nel 2020 una società in Francia o Gran Bretagna e dal 2022 un’altra negli Usa, in modo da accedere anche al mercato americano (si veda altro articolo di BeBeez). “Il piano di acquisizioni prevede un focus su Francia, Germania e Regno Unito nei prossimi 2-3 anni. Cercheremo società con cultura e modello di business simile al nostro, che abbiano anch’esse l’ambizione di diventare delle multinazionali”, aveva spiegato l’amministratore delegato Carlo Maria Capè. In ogni caso, la società si aspetta di acquisire competenze da queste operazioni, aveva precisato il presidente Nino Lo Bianco. I vertici di Bip avevano detto allora che prevedevano un posizionamento all’estero che crescerà del 40% nei prossimi tre anni, con l’acquisizione di una leadership in Europa e in America Latina e un successivo sbarco in Nord America.
Con l’investimento in Chaucer, Bip crescerà appunto in Gran Bretagna e Usa, dove le due società sono presenti con oltre 400 consulenti in totale. Insieme, Chaucer e Bip avranno 3.300 dipendenti a livello globale. Gli amministratori delegati di Bip, Carlo Capè e Fabio Troiani, e il presidente Nino Lo Bianco continueranno a guidare le iniziative globali di Bip, mentre Chris Laslett, ceo di Chaucer, e Martin Wassell, managing director di Chaucer, guideranno le operation nel Regno Unito e in Nord America.
Chris Laslett, ceo di Chaucer, ha affermato: “GCP è stato un partner eccellente per Chaucer negli ultimi 6 anni. Ha dimostrato di essere di supporto e flessibile, spesso in condizioni macroeconomiche difficili”. Garrett Curran, managing partner di GCP, ha dichiarato: “È stato un piacere aver sostenuto Chaucer negli ultimi anni di evoluzione. In combinazione con la più grande Bip, Chaucer si troverà in una buona posizione per trarre vantaggio dalle forti tendenze di crescita nei suoi mercati principali”.
Ricordiamo che nel marzo scorso Bip ha acquisito Vidiemme, società milanese che sviluppa progetti di digital innovation in ambito web, mobile e nuove tecnologie, operativa anche a San Francisco con la controllata VDM Labs (si veda altro articolo di BeBeez). A gennaio, invece, Bip aveva ottenuto un finanziamento da 90 milioni di euro da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Crèdit Agricole e Ubi Banca (si veda altro articolo di BeBeez). I capitali sono serviti a rifinanziare completamente il bond senior da 65 milioni di euro sottoscritto da Tikehau Capital nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) a supporto del buyout da parte di Apax (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ulteriori 25 milioni di euro del finanziamento erano invece destinati a finanziare future acquisizioni previste dal piano strategico della società. Nel marzo 2018 il fondo francese di private equity Apax Partners avevaacquisito la maggioranza di Bip (si veda altro articolo di BeBeez), si dice per 200 milioni di euro, con l’impegno di Apax a investire altri 100 milioni per supportare la crescita per linee interne ed esterne di Bip.