I fondi pensione potrebbero acquistare i crediti dei superbonus per la riqualificazione degli immobili degli iscritti. Lo ha detto ieri il presidente di Assoprevidenza, Sergio Corbello, in occasione dell’assemblea elettiva dell’associazione per la previdenza e assistenza complementare, che si è tenuta online, che ha riconfermato Corbello alla presidenza, e che si è aperta proprio con webinar sul tema degli incentivi alla riqualificazione edilizia come possibile opportunità di investimento.
Alcuni fondi sono tuttora proprietari di grandi patrimoni immobiliari, altri potrebbero investire in fondi alternativi (FIA) specializzati nella compravendita dei crediti d’imposta derivanti dagli incentivi fiscali. “Questi investimenti potrebbero unire il risultato di un rendimento comunque remunerativo con l’eventualità di mettere a disposizione dei propri iscritti un servizio di acquisto crediti a prezzo calmierato, così da agevolare lo stimolo a compiere interventi di riqualificazione abitativa”, ha detto Corbello nel suo intervento introduttivo. Tenuto conto della diffusione in Italia della proprietà della prima casa e del fatto che, notoriamente, l’edilizia mette in moto più settori, si tratterebbe “di capillari investimenti nell’economia reale in grado di avere anche un impatto sociale”.
E infatti, in occasione del webinar, Evarist Granata, ceo e co-fondatore, insieme a Emanuele Ottina, di Alternative Capital Partners sgr (ACP sgr), ha detto che il suo Sustainable Securities Fund (SSF) sta valutando l’investimento anche in crediti d’imposta derivanti dal cosiddetto ecobonus fiscale.
Il Decreto Rilancio, così come spiegato anche dal Rapporto sulla Programmazione di Bilancio 2020 dell’Ufficio Parlamentare per il Bilancio, ha infatti previsto un rafforzamento degli incentivi pubblici per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e delle caratteristiche antisismiche degli edifici effettuati nel secondo semestre 2020 e nel 2021, per i quali viene aumentata al 110 per cento la percentuale di detrazione e ridotto da 10 a 5 anni il periodo di fruibilità. Per tali spese e per le altre sostenute nel biennio 2020-21 che non beneficiano dell’aumento della detrazione, l’art. 121 prevede inoltre la possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta cedibile o in sconto sul corrispettivo.
La cedibilità a terzi del credito d’imposta è una misura volta soprattutto a dare liquidità alle aziende dei tanti comparti potenzialmente coinvolti e ha ampliato la gamma degli strumenti finanziari potenzialmente interessanti per il Sustainable Securities Fund. ACP sgr, il primo gestore di investimenti alternativi illiquidi tematici che applica i criteri cosiddetti ESG (acronimo per environmental, social and governance) nel processo di costruzione del suo portafoglio di private asset, ha annunciato lo scorso giugno che il Sustainable Securities Fund ha incassato l’impegno della Banca Europea degli Investimenti (BEI) a investire fino a 40 milioni di euro con il supporto del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), che per la prima volta ha concesso in Italia la propria garanzia su un fondo di private debt tematico (si veda altro articolo di BeBeez). Un primo closing della raccolta è atteso già entro il terzo trimestre dell’anno con un target complessivo a 200 milioni di euro. Il lancio del fondo era stato anticipato lo scorso novembre da BeBeez, quando la Bei lo aveva inserito tra i possibili investimenti al vaglio (si veda altro articolo di BeBeez),
“Il target di raccolta del fondo è di 200 milioni (il primo closing è previsto per l’ultimo trimestre dell’anno, ndr), ma possiamo arrivare a cifre ben superiori, nell’ordine dei 500 milioni, grazie soprattutto al co-investimento con altri operatori, per esempio con il ricorso a strumenti come i basket bond” spiega Evarist Granata, ceo e co-fondatore, insieme a Emanuele Ottina, di Acp sgr.
In effetti la cedibilità dei crediti di imposta ha il potenziale per creare un mercato nuovo, in cui si scambiano strumenti il cui sottostante è un rischio Stato. La cifra potenzialmente investibile negli ecobonus, da qui alla fine del 2021, si pone tra 1,5 e 2 miliardi di euro, come ha puntualizzato Giuseppe Chianese, tesoriere di Assoprevidenza, nel corso del webinar.
“Gli investitori istituzionali, come i fondi di previdenza complementare, possono profittare del superbonus in due modi. Il primo è portando i relativi crediti d’imposta a compensazione delle passività fiscali, che nei fondi pensione abbondano. Ma si potrebbe anche immaginare che sia un modo di investire direttamente sul debito statale, al pari dei Btp”, ha commentato ancora Corbello
Le modalità precise vanno ancora stabilite, tanti dettagli non sono ancora definiti. Proprio in queste ore è attesa la pubblicazione delle linee guida sulla cessione del credito d’imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero per lo Sviluppo Economico. “Attendiamo ancora le circolari attuative del provvedimento e ci sono diversi punti da chiarire. C’è poi un confronto da aprire con la Covip (la Commsiione di Vigilanza sui Fondi Pensione, ndr). Di per sé i fondi pensione non possono erogare credito, e comprarne equivale a fare delle anticipazioni” aggiunge Corbello. Tuttavia l’investimento in quote di fondi specializzati, o tematici, come SSF potrebbe essere una strada percorribile”, ha concluso Corbello.