In vista della prossima deadline dell’11 settembre per la presentazione delle offerte vincolanti per Borsa Italiana spa, il London Stock Exchange lo scorso martedì 25 agosto ha incontrato in videoconferenza i vertici di Cdp Equity e di Euronext, mentre ieri la giornata è stata dedicata alla presentazione ai tedeschi di Deutsche Boerse. La cordata Cdp Equity-Euronext, da un lato, e Deutsche Boerse, dall’altro, hanno già presentato nei giorni scorsi un’offerta per la sola MTS, la piattaforma di gestione del mercato dei titoli di Stato controllata da Borsa spa al 62,5%, con Six, la società che controlla le borse di Zurigo e Madrid, che a sua volta ha fatto un’offerta per MTS, chi dice in cordata con Deutsche Boerse e chi dice da sola, e che ora sta preparando un’offerta anche per l’intera Borsa spa (si veda altro articolo di BeBeez).
Come noto, il London Stock Exchange ha infatti confermato venerdì 31 luglio che sta ragionando su un’ipotesi di vendita di tutta Borsa Italiana o della controllata MTS. E questo, dopo che la settimana prima LSE aveva comunicato che la Commissione europea aveva iniziato una seconda fase di revisione dell’operazione di fusione tra LSE e l’information provider Refinitiv (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione su Borsa Italiana, però, è ben più importante rispetto a quella sulla sola MTS. Quest’ultima, infatti, è valutata 600 milioni di euro e in vendita c’è solo la quota del 62,5% che fa capo a Borsa spa, mentre l’intera Borsa Italiana è valutata 3,3-4 miliardi. Per questo motivo, al fianco dei capofila Cdp Equity-Euronext, Deutsche Boerse e Six si stanno delineando i possibili alleati, cioè istituzioni finanziarie e fondi di private equity.
Così, mentre Cdp-Equity-Euronext avrebbero un possibile alleato in Intesa Sanpaolo e potrebbero trovare una sponda naturale in F2i, Deutsche Boerse avrebbe contattato Allianz e Unicredit, mentre Six, secondo quanto riferito da MF Milano Finanza, starebbe cercando di coinvolgere Investindustrial.