Unicredit, insieme al servicer doValue, sta lavorando a una Gacs da 2 miliardi di euro su un portafoglio di Npl leasing. Lo ha riferito nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore, secondo cui l’operazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2020. Ricordiamo che doValue nel novembre 2019 era stato servicer della cartolarizzazione con Gacs di Unicredit di un portafoglio di Npl da 6,1 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta della prima operazione leasing con Gacs in Italia. Quella del remarketing degli immobili ripossessati è stata infatti sinora la strada maestra per chiudere le esposizioni deteriorate di leasing immobiliari. Per esempio, nel maggio 2017 Unicredit Leasing aveva lanciato un processo di remarketing relativo alla commercializzazione e la valorizzazione di ben 1,5 miliardi di euro di valore lordo di patrimonio immobiliare rimpossessato, riveniente da contratti di leasing risolti e tornati nella disponibilità di Unicredit Leasing in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). A questo fine aveva siglato un accordo con Sistemia spa (servicer), Yard spa (gruppo specializzato in gestione, acquisizione e dismissione dei grandi patrimoni immobiliari), IT Auction srl (specializzata nell’organizzazione, nella gestione e nella pubblicizzazione di aste competitive online) e Unicredit Subito Casa (gruppo Unicredit). Il portafoglio comprendeva immobili di vario genere: industriale, commerciale, uffici, turismo e residenziale. Non solo.
Nell’ambito dell’obiettivo di accelerare il rundown del portafoglio di crediti deteriorati non core entro il 2021, nell’aprile 2019 è divenuta operativa UniCredit Leased Asset Management spa, una Reoco (Real Estate Owned Company) interamente posseduta da UniCredit Leasing, destinata a ottimizzare la gestione degli immobili tornati in possesso di UniCredit Leasing e salvaguardare il valore delle garanzie immobiliari sottostanti i prestiti alla clientela del gruppo, attraverso un’attività di intervento in asta, in modo da consentire una migliore valorizzazione e un più efficiente collocamento degli immobili sul mercato. La nuova società, il cui focus è rivolto agli immobili provenienti da attività di impresa, è divenuta operativa a seguito alla scissione del ramo d’azienda della divisione Leased Asset Management e degli immobili già rimpossessati di UniCredit Leasing.
Detto questo, evidentemente le modifiche alla legge 130/1999 apportate dal Decreto crescita dell’aprile 2019 iniziano evidentemente a rendere interessante anche la strada della cessione dei crediti Npl leasing attraverso cartolarizzazione. Le modifiche alla legge 130/1999 riguardano in particolare le inadempienze probabili (Utp) e le Reoco (Real Estate Owned Company), cioé le società immobiliari costituite appositamente per acquistare e valorizzare gli immobili a garanzia di crediti deteriorati di proprietà della banca che abbia erogato quei crediti o di un investitore che quei crediti li abbia acquistati in un secondo tempo (per un approfondimento, si veda qui la nostra Insight View, riservata ai sottoscrittori dell’abbonamento Combo o a BeBeez News Premium, scopri qui come abbonarti).
Tra il 2017 e i 2019 le società di leasing hanno ceduto crediti deteriorati per circa 6,5 miliardi di euro, su un totale di crediti deteriorati delle istituzioni finanziarie italiane passati di mano nello stesso periodo per 197 miliardi di euro (scarica qui la tabella con tutte le operazioni). Lo ha calcolato BeBeez aggiornando il suo contributo al report To Lease 2020 (scarica qui l’intero report, focus Npl da pag. 81, e vedi qui il video), pubblicato da Assilea e presentato lo scorso luglio in occasione di una web conference dell’associazione. Inoltre, lo stock di crediti deteriorati sui libri delle società di leasing del 43,6% a 14,5 miliardi di euro dai 25,7 miliardi di fine 2016 (fonte Assilea) , mentre i deteriorati sui libri di tutte le istituzioni finanziarie sono passati da 325 miliardi a fine 2016 a circa 145 miliardi, con un calo del 55,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Sul fronte delle cessioni delle posizioni, nel 2019 si sono registrati deal poco più di 2,4 miliardi di euro lordi.
Le operazioni più significative sono state quella su un portafoglio da 689 milioni di euro ceduto da UBI Banca aCredito Fondiario e quella su un portafoglio da 650 milioni di euro ceduto da Banco Bpm a Illimity. Entrambe le operazioni sono state perfezionate utilizzando sia una spv per la cartolarizzazione dei crediti sia una leasing company (LeaseCo) che ha comprato rapporti e beni, applicando la nuova disciplina delle cartolarizzazioni introdotta dal Decreto crescita.
Ricordiamo che in tema di cessione dei crediti deteriorati leasing, Assilea sta studiando intanto un fondo immobiliare ad apporto per crediti deteriorati leasing e i corrispondenti immobili ripossessati, nell’ambito di un più ampio progetto Npl per i propri associati, a cui l’associazione offrirà a breve servizi di analisi dei portafogli e consulenza di gestione che si spingerà appunto sino alla promozione del fondo, in modo da poter offrire gli associati anche una soluzione chiavi-in mano di cessione delle posizioni deteriorate (si veda altro articolo di BeBeez).