La monegasca CBC Group, tramite il suo private investment office Cherry Bay Capital srl, ha promosso un club deal insieme a un gruppo qualificato di investitori privati, che ha investito 17,5 milioni di euro in Tecnomatic (si veda qui il comunicato stampa). Quest’ultima è una società è leader a livello internazionale nella progettazione, sviluppo ed industrializzazione di sistemi di avvolgimento per statori dedicati all’auto elettrica attraverso la cosiddetta tecnologia hairpin, oltre che dei più tradizionali alternatori e generatori per la trasmissione tradizionale. Scouting Group, tramite la controllata Scouting Capital Advisors, ha supportato CBC Group nell’operazione.
Quest’ultima prevede un investimento complessivo di 17,5 milioni, di cui parte in acquisto quote, parte in aumento di capitale con la sottoscrizione di una quota di minoranza e parte attraverso un prestito obbligazionario convertibile.
Per CBC Group ha agito in qualità di advisor finanziario lo Studio Capitani Picone. KPMG è intervenuta per la due diligence finanziaria e fiscale. Lo studio legale DWF LLP Italian Branch ha agito nella due diligence legale. Infine, CBC Group è stata assistita dall’avv. Stefano Serbini come consulente legale. Per Tecnomatic ha contribuito nell’intero processo di investimento Alfonso Aielli, Chief Financial Officer assistito dall’Avvocato Mauro Morelli.
Grazie a continui e consistenti investimenti in ricerca e sviluppo e al vantaggio competitivo raggiunto anche con il suo significativo patrimonio brevettuale, Tecnomatic è arrivata a saturare la propria capacità produttiva nel biennio 2018 e 2019, registrando un valore della produzione di circa 30 milioni, con un margine ebitda rettificato superiore al 20% e un’ottima capacità di generare cassa, tale da mantenere a un livello poco significativo la posizione finanziaria netta. L’investimento di Cherry Bay Capital ha quindi l’obiettivo di consolidare la leadership internazionale di Tecnomatic, sostenendo l’espansione organica dell’azienda attraverso la realizzazione di un nuovo impianto produttivo, e la crescita per linee esterne attraverso operazioni di acquisizione, in parte già identificate.
Mattia Rossi, managing director Cherry Bay Capital e Board Member di Tecnomatic, ha dichiarato: “Tecnomatic rappresenta un esempio di azienda leader di settore che opera su scala globale, densa di know how e votata all’innovazione che intendiamo supportare con l’ambizione di estrarne valore nel medio lungo termine. Visto il grande interesse che la società ha registrato da parte di primari fondi internazionali di private equity, essere stati scelti da Tecnomatic rappresenta la prova che il modello di Cherry Bay Capital – orientato a connettere capitali privati che contribuiscono proattivamente alla crescita di aziende virtuose – sia un modello vincente di finanza sana al servizio del sistema industriale del Paese che mai come oggi ha bisogno di equity”.
Giuseppe Ranalli, presidente e ceo di Tecnomatic, ha commentato: “Per la mia storia e quella della mia azienda questo è stato un passo davvero cruciale. Siamo stati corteggiati per anni sia da operatori industriali sia da blasonati colossi della finanza, ma nessuno aveva saputo guardare alle opportunità di ritorno finanziario con il rispetto per un sano sviluppo industriale e per i nostri valori. Con Cherry Bay Capital, invece, si è creata sin da subito quell’alchimia e fiducia necessaria per un’interlocuzione orientata a fissare obiettivi sfidanti di crescita consentendoci di prendere consapevolezza dei nostri limiti. Gli investitori che hanno aderito al club deal, infine, rappresentano un valore aggiunto inestimabile ed hanno già dimostrato di essere veicoli di opportunità per l’azienda stessa, mettendo a disposizione non solo il loro know how ma anche network e conoscenze utili”.
Tecnomatic è nata nel 1998 dopo che il suo attuale presidente e amministratore delegato, Giuseppe Ranalli, ha acquisito due piccole imprese in crisi con un’operazione di leverage buyout di 2,18 miliardi di vecchie lire. Tecnomatic si è specializzata nella progettazione e realizzazione dei processi produttivi turn key system per componenti auto quali: turbocompressori, motori endotermici, trasmissioni e motori elettrici innovativi ad alto voltaggio ed efficienza.
L’azienda è cresciuta in modo significativo fino al 2008 quando, per effetto della crisi, l’ammontare delle fatture scadute non pagate a fine anno ha superato i 10 milioni su 11 milioni di crediti complessivi. Ranalli, impiegando ogni risorsa personale e con un grande esercizio di leadership, è comunque riuscito a mantenere la fiducia dei principali fornitori e a trattenere tutti i dipendenti. L’azienda è ripartita, concentrandosi sulla R&S per la trazione elettrica e case automobilistiche come Ferrari, FCA, General Motors, Ford, Dong Feng Motors, Great Wall Motors sono diventate suoi clienti abituali. Lo stesso è accaduto con multinazionali come ZF-TRW, Bosch, Continental Ag, Schaeffler Ag, Eldor Corp., Valeo.
Nel 2018 Tecnomatic, pur conservando il suo quartier generale in Abruzzo, a Corropoli, ha gestito progetti in tutto il mondo: dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’India, dal Messico alla Romania. Il suo posizionamento è strategicamente difeso da elevate barriere intorno al know how che, negli anni, hanno permesso all’azienda di arrivare a poter vantare 46 famiglie brevettuali d’invenzione, sia di prodotto che di processo, per un totale di 345 brevetti depositati nel mondo, di cui 210 già rilasciati. Tecnomatic ha anche avviato una collaborazione stabile con il Polo Automotive Abruzzo e con il dipartimento di Ingegneria meccanica, elettronica ed elettrica dell’Università de L’Aquila, relazioni che le consentono di lavorare in ottica di open-innovation attraverso spin-off e progetti di ricerca che coinvolgono l’Ateneo, consentendo di attrarre i migliori talenti. Negli ultimi mesi, infine, Tecnomatic ha stretto una partnership con il Gruppo Comau, leader globale nello sviluppo di prodotti e sistemi avanzati per il settore dell’automazione industriale, per offrire tecnologie all’avanguardia destinate all’assemblaggio del motore elettrico e trasmissione, arrivando così a coprire l’intero ciclo di produzione: dalla progettazione e convalida dei prototipi fino ai sistemi di produzione e all’assistenza post-vendita.
Cherry Bay Capital a inizio giugno aveva investito 10 milioni di euro in equity e debito in Poggipolini, società attiva nella progettazione e produzione di viteria e componentistica critica in titanio e materiali speciali per l’industria aerospace, automotive e motorsport, che fa capo alla famiglia Poggipolini. Il club deal ha acquisito una quota di minoranza nel capitale e sottoscritto e un prestito obbligazionario convertibile (si veda altro articolo di BeBeez).
CBC Group è un operatore indipendente attivo in ambito private capital e nella consulenza patrimoniale dedicata a selezionati clienti a livello internazionale. Nato nel Principato di Monaco e presente oggi in diverse giurisdizioni, CBC Group e i suoi professionisti vantano un comprovato track record nei settori del private equity, dell’investment banking, della consulenza strategica, e dei servizi del wealth advisory nonché hanno costruito un importante network di famiglie riconducibili a storie imprenditoriali di successo. Cherry Bay Capital è la società del gruppo basata in Italia che opera attraverso un modello all’intersezione tra private ed investment banking, con particolare focus agli investimenti in ambito private equity al servizio di HNWI e family office.