Il termine del periodo di adesione alla seconda fase dell’aumento di capitale di NB Aurora da massimi 150 milioni di euro, consistente nel collocamento in private placement a investitori qualificati, è stato spostato al prossimo venerdì 6 novembre rispetto alla data originaria fissata per oggi (si veda qui il comunicato stampa).
L’adesione all’aumento di capitale del veicolo di investimento gestito da Neuberger Berman e quotato sul segmento MIV di Piazza Affari è partito lo scorso 21 settembre, tramite esercizio del diritto di opzione al prezzo di 10 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez) e si è concluso il 7 ottobre, con la previsione che le nuove azioni non sottoscritte in quel periodo sarebbero state oggetto di un successivo collocamento riservato, compreso tra il 19 ottobre 2020 e il 3 novembre 2020, al medesimo prezzo. Nell’ambito dell’operazione Imi – Intesa Sanpaolo agisce con il ruolo di global coordinator e joint bookrunner e UBI Banca agisce con il ruolo di joint bookrunner. Al 7 ottobre sono stati esercitati circa 3,5 milioni di diritti di opzione che porteranno all’emissione di altrettante nuove azioni, corrispondenti a circa il 23% delle nuove azioni oggetto dell’aumento di capitale, per un controvalore pari a circa 34,5 milioni di euro. A quel punto la seconda fase dell’aumento di capitale sociale ha previsto il collocamento di un massimo di 11,55 milioni di nuove azioni riservato esclusivamente a investitori qualificati, sempre a 10 euro (si veda qui il comunicato stampa). Ieri il titolo ha chiuso la sessione a Piazza Affari in rialzo a 9,3 euro per azione, dai 9,1 euro di venerdì 30 ottobre.
Il lancio imminente dell’aumento di capitale era stato anticipato a inizio settembre nel comunicato sui conti semestrali diffuso dalla società nella serata di lunedì 7 settembre (si veda altro articolo di BeBeez). Ma che fosse in arrivo un aumento di capitale era stato annunciato nel gennaio scorso, al fine di consolidare la crescita di NB Aurora ed effettuare nuovi investimenti (si veda altro articolo di BeBeez). Nella presentazione agli analisti relativa alla semestrale, infatti, si legge che la cassa rimasta alla società per nuovi investimenti a fine giugno era pari a 29 milioni circa e che NB Aurora si diceva “pronta al prossimo stadio della sua crescita”.
NB Aurora, a partire dalla quotazione sul MIV del maggio 2018, ha investito 214 milioni di euro, di cui 191 milioni direttamente e raccogliendo coinvestimenti per 23 milioni, principalmente da family office italiani. Al 30 giugno 2020, il fatturato aggregato delle società in portafoglio a NB Aurora (esclusa Zeis, in concordato in continuità) è di circa un miliardo di euro, con un ebitda aggregato di circa 110 milioni. Il private equity detiene in portafoglio: il 44,55% di Fondo Italiano di Investimento (FII); e quote in Club del Sole, Dierre Group, Rino Mastrotto e PHSE. Inoltre, nel luglio scorso NB Aurora ha chiuso l’accordo di coinvestimento con NB Renaissance che prevede l’acquisto da parte della prima di una quota indiretta del 2,8% di Engineering Ingegneria Informatica (si veda altro articolo di BeBeez).