Unicredit e il produttore italiano di yacht e superyacht di lusso quotato a Piazza Affari Sanlorenzo (si veda altro articolo di BeBeez), hanno stretto un accordo per sostenere la filiera della nautica (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo prevede un plafond di 15 milioni di euro, messi a disposizione di Sanlorenzo da UniCredit Factoring a beneficio dei suoi fornitori, per finanziarne il capitale circolante, consentendo l’accesso immediato alla liquidità tramite l’anticipo dei crediti commerciali vantati nei confronti della società. Ulteriori 5 milioni di euro potranno essere utilizzati da parte dei fornitori di Bluegame, società parte del gruppo specializzata nella progettazione e commercializzazione di sport utility yacht.
Ricordiamo che nel giugno scorso Sanlorenzo ha siglato anche con Intesa Sanpaolo un accordo simile per sostenere il credito di filiera tramite il reverse factoring nella versione più innovativa e digitalizzata del confirming, con l’utilizzo di una piattaforma digitale che permette di ottimizzare la gestione del fabbisogno finanziario aziendale (si veda altro articolo di BeBeez).
La soluzione di supply chain finance di Unicredit scelta da Sanlorenzo si avvale dell’innovativo U-Factor Confirming: l’impresa capo filiera utilizza un’innovativa piattaforma digitale , messa a disposizione da Unicredit Factoring e connessa con i sistemi di pagamento di Unicredit, per pagare i propri fornitori, caricando le fatture che intende liquidare alle scadenze previste. I fornitori, a loro volta, possono accedere alla piattaforma e visualizzare in tempo reale le fatture che l’azienda cliente ha riconosciuto e per cui ha approvato il pagamento. Sempre utilizzando la piattaforma, i fornitori hanno inoltre la facoltà di cedere le fatture a Unicredit Factoring ottenendone il pagamento anticipato. Il risultato è la creazione di un circolo virtuoso di liquidità, con ricadute positive su tutta la filiera economica della nautica.
Simone Del Guerra, ceo di Unicredit Factoring, ha dichiarato: “Nella prima metà del 2020, caratterizzato dalla pandemia e da periodi di lockdown, la domanda di working capital è cresciuta esponenzialmente in Europa. Questo tipo di accordi libera capitale e risorse per le imprese, stabilizzando i cicli di fornitura e di pagamento, consentendo un accesso continuativo al credito basato su un asset fondamentale come quello del rapporto commerciale strategico tra fornitori e clienti”.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di Unicredit, ha aggiunto: “Il nostro Gruppo ha sempre affiancato Sanlorenzo, supportandone lo sviluppo dal punto di vista finanziario e consulenziale, fino al sostegno per la sua quotazione in Borsa. Siamo entusiasti di proseguire questo percorso di crescita, facilitando l’azienda nel compiere un ulteriore passo in direzione della digitalizzazione dei processi legati alla gestione della supply chain, attraverso U-Factor confirming. Una soluzione capace di rispondere alle esigenze dell’intera filiera, portando vantaggi ai diversi attori coinvolti nella catena produttiva, ad evidente beneficio dell’economia del territorio”.
Massimo Perotti, presidente esecutivo di Sanlorenzo, ha spiegato: “L’accordo siglato con un partner di eccellenza quale UniCredit ha una forte valenza per tutte le imprese artigiane che collaborano con Sanlorenzo e che da sempre ci consentono di esprimere la migliore qualità e il massimo livello di personalizzazione dei nostri yacht”.
Sanlorenzo, guidata dal presidente esecutivo Massimo Perotti, realizza una produzione limitata di yacht di lusso all’anno, progettati e costruiti secondo le richieste, lo stile e i desideri di ogni singolo armatore. La sede principale del cantiere è situata ad Ameglia (La Spezia) nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra. Una seconda divisione ha sede a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, una terza divisione ha sede a Massa, mentre la produzione di superyacht avviene nella sede di La Spezia. E’ uno dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri secondo la classifica Global Order Book, pubblicata ogni anno dalla rivista americana di settore Showboats International. L’azienda impiega circa 480 persone, collabora con una rete di 1.500 aziende artigiane e conta 4 siti produttivi situati a La Spezia (SP), Ameglia (SP), Viareggio (LU) e Massa (MS). La produzione di Sanlorenzo si articola in 3 divisioni: yacht, superyacht e bluegame (sport utility yacht).
Lo scorso maggio l’azienda ha incassato un finanziamento da 10 milioni di euro da Cdp per sostenere i nuovi investimenti previsti per il periodo 2020-2022 (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione contribuirà allo sviluppo e alla introduzione sul mercato di innovazioni e di tecnologie d’avanguardia nel panorama della nautica, la cui ricerca sarà fortemente orientata a principi di sostenibilità. Sanlorenzo nel maggio scorso aveva spuntato l’esclusiva per la maggioranza della concorrente Perini Navi (si veda altro articolo di BeBeez). Mal’operazione non è poi andata in porto e alla fine sarà la joint venture tra il gestore americano Arena Investors e il gruppo londinese Blue Skye a salvare dalla crisi Perini Navi, con un investimento superiore ai 25 milioni di euro, a valle della due diligence (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2019, i ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht Sanlorenzo sono stati di circa 456 milioni di euro, l’ebitda rettificato di 66 milioni, il risultato netto di di 27 milioni e la posizione finanziaria netta di 9,1 milioni. L’azienda ha chiuso il primo trimestre 2020 con: ricavi per 97,9 milioni di euro (+11% rispetto allo stesso periodo del 2019), un ebitda consolidato di 13,3 milioni (+45%), un risultato netto in rialzo dell’88,2%, da 3,2 a 5,9 milioni di euro e una posizione finanziaria netta in discesa da 73,1 a 60,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, la divisione yacht ha generato ricavi netti per 64,2 milioni (65,7% del totale); quella superyacht ha registrato ricavi netti per 27 milioni, (27,6% del totale) mentre quelli della divisione Bluegame ammontano a 6,7 milioni (6,9% del totale). A livello di area geografica, l’Europa costituisce il mercato principale, con un’incidenza del 61,1% dei ricavi, seguiti dall’America (15,5% del totale). Nonostante il coronavirus, la società stima ricavi ed ebitda 2020 stabili rispetto al 2019, grazie al suo modello di business resiliente, al posizionamento high-end del marchio, alla quantità limitata e su misura di imbarcazioni prodotti e alla decisione di lavorare durante l’intero mese di agosto 2020 per recuperare il periodo di sospensione dell’attività dovuto al lockdown.