Lo stock di crediti deteriorati lordi sui libri di Unicredit è sceso a 22,7 miliardi di euro a fine settembre dai 23,7 miliardi di euro a fine giugno, di cui 10 miliardi di sofferenze, 11,8 miliardi di Utp e 900 milioni di posizioni scadute, con un NPE ratio lordo in discesa al 4,7% , il livello più basso di sempre, e un NPE netto all’1,9%. Lo ha reso noto ieri, in occasione della presentazione dei conti del terzo trimestre 2020 (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione completa).
Escludendo il portafoglio non core, lo stock di crediti deteriorati è salito leggermente a 16,8 miliardi dai 16,7 miliardi di fine giugno, con 6,3 miliardi di sofferenze, 9,6 miliardi di Utp e 900 milioni di scaduti, con un NPE ratio lordo sceso al 3,5% (2,7% secondo la definizione EBA).
Unicredit ha confermato il completo rundown del portafoglio Npl non core entro il 2021, con cessioni di Npl per 900 milioni di euro nel terzo trimestre 2020 e crediti deteriorati lordi scesi a 5,9 miliardi dai 7 miliardi di fine giugno. La banca ha inoltre confermato il target di esposizioni deteriorate lorde sotto i 4,3 miliardi e il completo runoff nel 2021.
Nel terzo trimestre, infatti, Unicredit è stato piuttosto attivo sul fronte delle cessioni. In particolare, a fine luglio la banca ha annunciato la cessione di un portafoglio da 840 milioni di euro lordi di Npl unsecured verso pmi (portafoglio Tokyo) a Ifis NPL (Gruppo Banca Ifis) e Gaia spv, un veicolo di cartolarizzazione finanziato da Guber Banca e Barclays Bank plc e gestito da Guber (si veda altro articolo di BeBeez). Giusto un giorno prima Unicredit aveva annunciato la vendita di 702 milioni di euro di Npl (portafoglio Lisbona) sempre verso corporate pmi, ceduti a Illimity e sempre a Guber Banca e Barclays Bank, tramite Gaia spv (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma anche l’inizio del quarto trimestre ha già visto una buona attività, con la cessione lo scorso ottobre di un portafoglio di Npl per un valore nominale lordo di 692 milioni di euro a Illimity (si veda altro articolo di BeBeez). Il portafoglio, composto da mutui ipotecari verso clientela del segmento piccole e medie imprese italiane, è noto agli addetti ai lavori come portafoglio New York.
Intanto Unicredit, insieme al servicer doValue, sta lavorando a una Gacs da 2 miliardi di euro su un portafoglio di Npl leasing e anche questa operazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta della prima operazione leasing con Gacs in Italia.
A un’operazione simile sta lavorando anche Banco Bpm. Lo ha annunciato ieri la banca in occasione della pubblicazione dei risultati dei nove mesi. In quel caso si tratta di una cartolarizzazione multi-originator di Npl leasing con GACS, alla quale Banco Bpm parteciperà con 200 milioni di euro lordi di Npl (si veda altro articolo di BeBeez).