Seci, la holding del Gruppo Maccaferri, che fa capo all’omonima famiglia, ha messo in vendita altre due società: Naturalia e SSolar. La prima è una società siciliana attiva nel settore dello zucchero, che vanta 18 dipendenti e un fatturato di 8 milioni di euro. La seconda detiene un pacchetto di 9 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di circa 9,5 MW ed è partecipata al 49,9% da Vam MF Invest, una società detenuta da Vam Investments Group e da altri co-investitori.
Lo riferisce il Corriere di Bologna, secondo cui Naturalia dovrebbe essere ceduta entro la seconda metà di gennaio 2021. Seci entro febbraio 2021 punta a cedere anche il 50,1% di SSolar e il suo ramo d’azienda con l’impianto fotovoltaico Celano1. Quest’ultimo, della potenza di 948 KW, è stato realizzato a Celano in provincia de l’Aquila e produce mediamente 1.200 MWH/anno, per un fatturato di circa 450 milioni di euro e un ebitda di 180 milioni.
Il Gruppo Maccaferri nel giugno 2019 ha ottenuto l’ammissione al concordato preventivo per alcune società controllate, gravato da un debito di 750 milioni di euro. Per quanto riguarda le altre società del Gruppo, l’americana StartCutter punta a rilevare Samputensili Cutting Tools. Quest’ultima in passato avrebbe dovuto siglare una joint venture con la società americana. Ora quest’ultima sta preparando un piano con aumento di capitale con cui, tribunale permettendo, potrebbe rilevare le quote di maggioranza di Samputensili Cutting Tools, senza passare per un’asta. La scorsa settimana la tedesca Emag ha lanciato una nuova offerta per Samputensili Machine Tools, in scadenza il 15 gennaio 2021, scrive Il Resto del Carlino. Il colosso tedesco vorrebbe trasformarla in un centro di progettazione, produzione e ricerca in matrimonio con la Clc di Reggio Emilia. L’ultima offerta segue quella scaduta a fine ottobre di Emag. A Samputensili Machine Tools è interessato anche un gruppo anglo-cinese (si veda altro articolo di BeBeez). La belga Gauder & Co. si è fatta avanti per Sampsistemi nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). La bolognese Bonfiglioli Riduttori ha presentato un’offerta per Sampingranaggi, una delle sei divisioni di Samp messe in concordato nell’autunno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che da questo mese Seci sta trattando con il fondo londinese Taconic Capital l’erogazione di un finanziamento da 90 milioni di euro per pagare i creditori e soprattutto per rimborsare il bond da 90 milioni di euro emesso nel febbraio 2019 da Seci e garantito dalle azioni delle Manifatture Sigaro Toscano, in modo da evitare che gli obbligazionisti escutano il pegno e sfilino a Seci la proprietà della ricca controllata, che si dice valga circa 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Officine Maccaferri, 80 dipendenti, sarà decisiva l’asta che si terrà il prossimo 2 dicembre: per ora in lizza per la totalità delle azioni della società ammiraglia, di proprietà della holding Seci, c’è solo l’Ad Hoc Group capitanato dal fondo americano Carlyle, che detiene il 54% del bond da 200 milioni emesso nel 2017. Anche se in corsa si vocifera potrebbe rientrare addirittura il colosso francese Vinci, che qualche mese fa aveva avanzato una manifestazione di interesse. Lo scorso ottobre Seci ha accettato in modo incondizionato l’offerta di acquisto avanzata a fine settembre da Carlyle e dai suoi coinvestitori Man GLG e Stellex Capital, riuniti nell’Ad Hoc Group (AHG) per l’intero capitale di Officine Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo il via libera all’offerta di Carlyle, Seci ha depositato l’istanza al Tribunale di Bologna per chiedere in tempi brevi l’avvio di una gara per la cessione dell’azienda, che avverrà poi coi termini stabiliti dal tribunale ma sulla base dell’offerta di Carlyle. Secondo quanto risulta a BeBeez, ad oggi non sono arrivate altre offerte vincolanti per rilevare Officine Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Seci ha 780 milioni di debiti verso le banche.
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