CoMark, società parte della business unit Innovation & Marketing Service di Tinexta (ex Tecnoinvestimenti), ha comprato dal fondatore e amministratore Roberto Pala il 60% della digital agencyn Queryo Advance srl per 8,75 milioni di euro più unearn out massimo di 1,2 milioni, in considerazione della performance 2021. Per la restante quota del 40% di Queryo, è previsto un meccanismo di opzioni put&call basato su multipli variabili in base ai risultati effettivamente raggiunti. A oggi l’opzione vale circa 6,9 milioni di euro. L’operazione dovrebbe chiudersi entro fine gennaio 2021. (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione, Co.Mark è stata assistita da Juridicum Avvocati Associati, nel ruolo di advisor legale, da Epyon, che si è occupata della due diligence finanziaria, e da Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per la due diligence fiscale. I venditori si sono avvalsi degli advisor Simbiosity, Gruppo Rfk, Alma Società tra Avvocati, Studio Mariani (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel 2014, Queryo è una digital agency che offre principalmente servizi di progettazione e gestione di campagne di pubblicità online, Sem (search engine marketing), Sea (search engine advertising) e Seo (search engine optimization), social media marketing, remarketing e advanced web analytics. La società, con sede a Quartu Sant’Elena (Cagliari) prevede di chiudere il 2020 con ricavi di circa 4,8 milioni di euro e un ebitda di circa 2,5 milioni.
Co.Mark è entrata nel capitale di Queryo con l’obiettivo di estendere la propria offerta e supportare nell’arco dei prossimi anni il piano di sviluppo dell’azienda. L’amministratore delegato di Tinexta, Pier Andrea Chevallard, ha commentato: Questa operazione rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di sviluppo della business unit Innovation & Marketing Service del Gruppo Tinexta, avviato con l’acquisizione di Co.Mark nel 2016. Con l’investimento nel digital marketing, in coerenza con le linee guida dichiarate nel piano di gruppo 2020, il gruppo conferma la propria offerta ampia e strutturata in chiave digitale a supporto delle aziende italiane con la possibilità e la volontà di crescere, in Italia e all’estero”.
L’amministratore delegato di Co.Mark, Marco Sanfilippo, ha spiegato: “Queryo rappresenta una realtà in significativo sviluppo che ha saputo costruire un approccio data e result driven al digital marketing, andando a posizionarsi in modo ottimale per cogliere gli attuali trend, accelerati dalla pandemia in corso, legati al percorso di progressiva digitalizzazione delle imprese e dei consumatori italiani. Con l’ingresso nel capitale di Queryo, Co.Mark potrà consolidare un expertise tecnico, commerciale e organizzativo nella gestione dei canali digitali, un know-how strategico oggi fondamentale per supportare lo sviluppo delle aziende clienti”.
Roberto Pala, fondatore e amministratore di Queryo, ha aggiunto: “Questa operazione rappresenta un passo importante per proseguire il nostro percorso di sviluppo. Nel gruppo Tinexta abbiamo trovato un partner strutturato e radicato nei mercati di riferimento di Queryo. Insieme a Co.Mark realizzeremo una strategia di sviluppo customizzata sui diversi settori di mercato in cui è presente il Gruppo”.
Ricordiamo che nell’ottobre 2020 Tinexta ha rilevato il 70% del ramo d’azienda di Corvallis, che si occupa di IT e R&S e che pesa per circa 51 milioni di euro sul valore di produzione complessivo dell’azienda padovana (140 milioni di euro pro-forma nel 2019). Contestualmente, Tinexta ha anche acquisito: il 60% di Yoroi, tra gli operatori più avanzati nel settore con i suoi marchi Cybaze, Emaze e @Mediaservice.net; e il 51% di Swascan, azienda innovativa che opera attraverso piattaforme cloud di security testing. Le quote di minoranza del capitale delle tre società (Corvallis: 30%; Yoroi: 40%; Swascan: 49%) potranno essere acquisite da Tinexta nel 2024, sulla base di diritti di opzione put&call (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione del ramo d’azienda progetti e soluzioni di Corvallis è stato perfezionato la scorsa settimana (si veda qui il comunicato stampa).
A fine ottobre 2020 Tinexta e Paolo Strocchi (fondatore del servicer FBS ceduto nel 2019 a Banca Ifis, si veda altro articolo di BeBeez), tramite Sun-Up Holding spa hanno lanciato FBS Next spa, nuovo servicer di crediti deteriorati con sede a Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Tinexta controlla anche la certification authority InfoCert, che nel 2020 ha stretto una partnership per l’identità digitale basata su blockchain con la piattaforma blockchain Algorand (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo è finalizzato all’implementazione degli Algorand Standard Assets (ASA) su DIZME, la piattaforma decentralizzata di identità digitale ideata da InfoCert e implementata tecnologicamente dalla sua partecipata eTuitus, spin-off dell’Università di Salerno.
Tinexta è un’azienda quotata sul segmento Star di Borsa Italiana e tra gli operatori leader in Italia nei servizi di sicurezza digitale (Digital trust), di informazione e gestione del credito (Credit Information & Management) e servizi per il marketing internazionale (Sales & Marketing Solutions). L’azienda, allora ancora con il nome di Tecnoinvestimenti, era sbarcata all’Aim Italia nel 2014 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo un aumento di capitale da 22,8 milioni di euro a un prezzo di 3,40 euro ciascuna. In quell’occasione Tecno Holding, la holding delle principali Camere di Commercio nazionali, era scesa dal 100% al 78,86%.
Successivamente nel 2016 Tecno Holding aveva ceduto il 22% del capitale con un’operazione di accelerated bookbuilding, sempre a 3,40 per azione, restando così al 56,86% (si veda qui il comunicato stampa di allora), e in quell’occasione era entrato nel capitale il fondo Quaestio Italian Growth Fund gestito da Quaestio Capital Management sgr. Tecno Holding e Quaestio avevano poi sottoscritto pro-quota l’aumento di capitale di Tecnoinvestimenti da 50 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora). Tinexta si è poi trasferita allo Star.
Tra gli altri azionisti rilevanti di Tecnoinvestimenti c’era anche Cedacri, la società specializzata nella fornitura in outsourcing di servizi di IT per le banche, controllata da un gruppo di istituti di credito di piccole e medie dimensioni e partecipata al 27% dal fondo FSI. Nel 2018 Cedracri ha ceduto, in accelerated bookbuilding a 6,7 euro per azione, il 4,25% del capitale, restando con l’1,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2020 il fondo Quaestio Italian Growth, che deteneva il 9,94% di Tinexta, ha ceduto 3,8 milioni di azioni con un processo di accelerated bookbuilding. Le azioni, pari a una quota dell’8,22% del capitale, sono state vendute al prezzo di 18,50 euro ciascuna, portando Quaestio a incassare 71,9 milioni di euro. Contestualmente, l’azionista ha assunto un impegno di lock-up di 90 giorni sulla restante quota di azioni in portafoglio, pari quindi a circa l’1,7% (si veda altro articolo di BeBeez).