Per l’edizione 2014 Premio Claudio Dematté “Private Equity of the Year®” sono state selezionate 23 operazioni di private equity e venture capital. Sono questi i finalisti che si contenderanno l’assegnazione del premio che verrà consegnato il prossimo 18 dicembre alla cerimonia di premiazione.
Anche quest’anno, AIFI ed EY, con la collaborazione con Il Corriere della Sera, Gruppo 24 Ore, SDA Bocconi e Borsa Italiana, promuovono la undicesima edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year®.
Le 23 operazioni che concorreranno al premio sono state realizzate da 16 investitori istituzionali nel capitale di rischio che hanno generato il relativo disinvestimento tra agosto 2013 e luglio 2014.
La Giuria che ha scelto i finalisti per le varie categorie, è rappresentata da professionisti appartenenti al mondo economico, imprenditoriale e accademico: Giovanni Azzone, Giampio Bracchi, Bruno Busacca, Innocenzo Cipolletta, Edoardo De Biasi, Stefano Firpo, Aldo Fumagalli, Gian Maria Gros-Pietro, Daniele Manca, Stefano Micossi, Umberto Nobile, Marcella Panucci, Angelo Provasoli, Carlo Secchi e Andrea Sironi.
I nomi dei vincitori saranno comunicati nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà la sera del 18 dicembre presso il Museo della scienza e della tecnologia di Milano.
Le tre categorie di questa undicesima edizione del Premio sono:
- Early stage: investimento in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un’impresa (comprendente sia le operazioni di seed sia quelle di startup);
- Expansion: investimenti di minoranza finalizzati a sostenere i programmi di sviluppo di imprese esistenti;
- Buy Out: operazioni di acquisto dell’impresa da parte dell’operatore di private equity in affiancamento con il management.
Nel dettaglio, i finalisti della categoria Early Stage sono:
- IMI Fondi Chiusi SGR per l’operazione AdmantX, azienda attiva nel software per l’analisi semantica dei testi;
- Sofinnova Partners per l’operazione Eos, società biotecnologica che ha scoperto un nuovo farmaco antitumorale;
Per la categoria Expansion, i finalisti sono:
- Alto Partners SGR per l’operazione Rancilio Group, società che produce macchine professionali per il caffè;
- Fondo Italiano d’Investimento SGR per l’operazione Angelantoni Test Technologies, attivo nel settore per le apparecchiature per il test di materiali e veicoli per il comparto automotive e aerospaziale;
- Fondo Italiano d’Investimento SGR per l’operazione Arioli, società che costruisce macchinari per il settore tessile;
- Fondo Italiano d’Investimento SGR per l’operazione Eco Eridania, società attiva nella raccolta, trasporto e stoccaggio dei rifiuti;
- Fondo Italiano d’Investimento SGR per l’operazione Megadyne, società che produce cinghie in poliuretano;
- Friulia per l’operazione Europolimeri, società che produce reagenti e additivi per la depurazione delle acque reflue e il trattamento dei fanghi derivanti da scarichi civili e industriali;
- Friulia per l’operazione Matermacc, società specializzata nella progettazione produzione e vendita di seminatrici pneumatiche, sarchiatrici e concimatori;
- IMI Fondi Chiusi SGR per Dedalus, società attiva nell’ITC nell’ambito dell’offerta clinico sanitaria con prodotti e servizi rivolti ai medici e ai titolari della spesa pubblica e agli erogatori di servizi;
- MPVenture SGR & IMI Fondi Chiusi SGR per l’operazione SDN, società che opera nella diagnostica di laboratorio per immagini;
- NEM SGR per l’operazione Osit Impresa (Subdued), società di abbigliamento per giovani;
Per la categoria Buy Out, infine, i finalisti sono:
- 21 investimenti SGR & Quadrivio SGR per l’operazione RGI, società specializzata nella progettazione, realizzazione, installazione e manutenzione di software informatici proprietari e servizi tecnologici;
- Alcedo SGR per l’operazione Pixartprinting, società di ecommerce dedicata al “web to print”;
- Alto Partners SGR per l’operazione Caminetti Montegrappa, società che costruisce caminetti e stufe;
- Alto Partners SGR per l’operazione IPE, società che opera nel segmento dell’arredamento di lusso per case, ville, club, hotel, yacht e jet;
- Ardian Italy per l’operazione Rollon, azienda attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti per il mercato della movimentazione lineare industriale;
- Assietta Private Equity GR per l’operazione Millefiori, società che produce fragranze per ambiente;
- Clessidra SGR per l’operazione Anima Holding, player indipendente del risparmio gestito;
- DGPA SGR per l’operazione V.I.C. Viterie Italia Centrale, società specializzata nella progettazione, produzione e ingegnerizzazione di viti autofilettanti e autoformanti;
- Edmond de Rothschild Investimenti Partners per l’operazione F.I.L.A, società attiva nel settore degli articoli da cancelleria e dei prodotti per la scuola;
- Mandarin Advisory Srl per l’operazione Italmatch Chemicals, azienda produttrice di derivati del fosforo;
- Quadrivio SGR per l’operazione Fine Sounds, società che opera nel settore audio high end.
Per la prima volta in undici edizioni del Premio Dematté, abbiamo ben 23 operazioni finaliste – ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, Presidente di AIFI. – è un risultato che dimostra come i fondi abbiano lavorato bene in questi anni di crisi e abbiano dato valore alle aziende italiane facendole diventare dei fiori all’occhiello ed esempi da imitare. Guardando a queste operazioni sono ottimista verso il nostro Paese che, nonostante le difficoltà del periodo, continua a lavorare e a produrre beni e servizi che sono eccellenze ognuna per il proprio settore”.
“Rispetto al 2013 si è assistito ad un significativo incremento delle operazioni – commenta Umberto Nobile, Mediterranean Transaction Support and Private Equity Leader di EY – a dimostrazione della presenza di maggiore liquidità sui mercati, soprattutto globali. Ad aumentare è anche il coinvolgimento di operatori internazionali, sia finanziari che industriali, interessati ad investire in società italiane, in particolare se orientate al mercato global, dove l’Italia conferma di avere società export Champion. Questo interesse ha contribuito ad accrescere la competitività per gli operatori locali di private equity focalizzati principalmente su operazioni nel mercato domestico”.