Il controllo del gruppo Riello, leader nazionale nelle caldaie e bruciatori a uso industriale con i marchi Riello, Beretta, Thermital, Sylber, Vokera, Fontecal e FIT Service, passa agli americani di United Technologies Corporation (UTC), fornitore leader di sistemi industriali per l’aerospazio e le costruzioni in tutto il mondo., quotato a New York (scarica qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio l’operazione avverrà tramite United Technologies Holdings Italy srl, che fa capo alla divisione UTC Climate, Controls & Security (gruppo UTC), a sua volta fornitore leader di sistemi di riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell’aria e di refrigerazione, di automazione e controllo degli edifici, di sistemi di sicurezza e antincendio.
United Technologies Holdings Italy srl comprerà circa il 70% del capitale di Riello, mentre la famiglia Riello manterrà il resto delle azioni del gruppo che ha oltre 90 anni di storia. La transazione dovrebbe chiudersi agli inizi del 2016, dopo l’espletamento dei passi necessari incluse le approvazioni normative.
Il mercato in questi anni è stato difficile per il gruppo Riello, che comunque è riuscito a mantenere il fatturato attorno ai 500 milioni e l’ebitda a 59 milioni soprattutto grazie al fatto che nel frattempo è stata aumentata la quota di export, sino a lasciare al solo 38% il peso dei ricavi in Italia.
Il presidente del gruppo italiano, Ettore Riello, era però impegnato dalla scorsa primavera nella rinegoziazione dei 340 milioni di euro di debito con le banche (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco popolare, Bpm, Veneto Banca eBnpParibas) che nel 2006 lo avevano finanziato per ricomprarsi la quota del 50% dell’azienda dal fondo Carlyle (si veda altro articolo di BeBeez), ma contemporaneamente si stava muovendo per trovare alleati finanziari che gli evitiassero di finire tra i gruppi che sarebbero stati apportati a Pillarstone, il veicolo dedicato alle ristrutturazioni nato dall’accordo tra Intesa Sanpaolo, Unicredit e il fondo americano Kkr (si veda altro articolo di BeBeez).
Il dossier era stato esaminato anche da parecchi fondi di private equity, Sono circolati i nomi degli statunitensi Apollo Management, Elliott Management (quest’ultimo in cordata con il londinese Blue Sky) e Kps Capital Partners e del fondo svedese Triton. Dopodiché so è parlato dell’interesse di soggetti industriali come dell’italiana Ariston Thermo e dell’anglo-olandese Bdr Thermea.
Nell’operazione Riello è stato assistito sul piano legale dallo studio d’Urso Gatti Pavesi Bianchi e sul piano finanziario da Lazard e dallo studio Zilli, Tabanelli & Associati. UTC è stato invece supportato dall’advisor legale Linklaters.