![Da sinistra: Carl Nauckhoff, Salvatore Catapano, Mateo Paniker, Dante Razzano, Andrea C. Bonomi, Carlo Umberto Bonomi, Roberto Maestroni e Joaquin Guell](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2016/01/teamInvestindustrial.png)
Chiuderà tra meno di due mesi la raccolta del sesto fondo di Investindustrial. E non perché Andrea Bonomi e suoi soci (senior principal sono il fratello Carlo Umberto, Dante Razzano, Carl Nauckhoff, Salvatore Catapano, Mateo Paniker, Roberto Maestroni e Joaquin Guell) stiano ancora cercando soldi, ma perché hanno già raccolto ben più impegni di quanto si fossero prefissi e ora devono decidere a quale cifra dire stop agli investitori.
Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando che il marketing è stato lanciato lo scorso novembre, ma già a dicembre la campagna è stata chiusa. Obiettivo della raccolta è una cifra superiore all’1,25 miliardi di euro raccolti dal quinto fondo nel 2012, ma l’esatta cifra non è stata ancora definita, perché la risposta degli investitori è stata così entusiasta da aver superato ogni più rosea aspettativa.
Già il quinto fondo aveva ottenuto una domanda da parte degli investitori superiore al target, il che era stato un enorme successo in pieno credit crunch e con la crisi economica, particolarmente pesante nelle aree tipiche di investimento del fondo di Bonomi, ossia Italia e Spagna. Questa volta, però, le richieste hanno addirittura superato di varie volte il target iniziale. A piacere agli investitori è l’approccio industriale dei fondi Investindustrial, che partono da acquisizioni in Italia e Spagna per poi sviluppare le società in portafoglio a livello internazionale, forti di un team di 75 persone distribuite negli uffici di Lugano, Barcellona, Londra, Lussemburgo, New York e Shangai. Il tutto con l’aggiunta di qualche acquisizione nel resto d’Europa, come la britannica Aston Martin.
Il 2015 è stato un anno di grande attività per Investindustrial. Sul fronte degli investimenti in Italia il fondo ha comprato l’80% di B&B Italia, casa produttrice dei noti divani e il 100% della maison Sergio Rossi, mentre tramite la partecipata Flos, noto marchio italiano del design e dell’illuminazione per la casa, ha comprato l’italiana Ares e l’americana Lukas Lighting. In Spagna non ha condottonuovi investimenti, mentre nel Regho Unito Investindustrial ha sottoscritto un aumento di cpaitale in Aston Martin da 200 milioni di sterline in due tranche insieme al socio kuwaitiano Tejara Capital.
Sul fronte dei disinvestimenti, invece, il fondo ha ceduto a SK Capital l’italiana AEB, tra i leader mondiali nel settore dei coadiuvanti e biotecnologie applicate alla vinificazione, mentre in Spagna è da segnalare il successo dell’ipo di Euskaltel, provider basco di servizi internet, di fonia e di tv via cavo. L’operazione ha infatti fruttato a Investindustrial e al coinvestitore Trilantic Capital Partners oltre tre volte il capitale investito, tenuto conto anche di un extra-dividendo di 207 milioni. Il collocamento si era chiuso il 29 giugno con ordini per oltre tre volte l’offerta, in una giornata in cui i mercati azionari europei avevano viaggiato sulle montagne russe per colpa dell’acuirsi della crisi greca e in cui erano state ritirate altre ipo in rampa di lancio,
Pronta per la cessione c’è poi Polynt, leader nella produzione di polimeri intermedi e materiali compositi, mentre per Stroili Oro, su cui erano circolati rumor nei mesi scorsi, l’idea è attendere ancora. Infine, l’anno scorso è stata portata a termine l’integrazione di Cogemat-Cogetch in Snai, in attesa di tempi migliori per il settore di giochi e lotterie.