Investindustrial ha annunciato ieri il closing della raccolta del suo sesto fondo a quota 2 miliardi di euro, che già così si classifica come ii più grande fondo di private equity con focus sul Sud Europa. Ma la realtà vera, secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, è che Andrea Bonomi avrebbe potuto annunciare la raccolta di un fondo da addirittura 6 miliardi, perché a tanto erano arrivate le manifestazioni di interesse da parte degli investitori.
Come anticipato il 20 gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), la raccolta del nuovo fondo era infatti stata lanciata soltanto lo scorso novembre e già a fine dicembre il fundraising aveva superato ogni più rosea aspettativa collocandosi ben oltre l’1,25 miliardi di euro raccolti dal quinto fondo nel 2012.
Nonostante il grande interesse, Investindustrial ha deciso di dire stop a quota 2 miliardi, fissare quindi il cosiddetto hard cap a quel livello, e andare a riparto. Operazione, quest’ultima, che ha occupato il team di Investindustrial per tutto l’ultimo mese e mezzo. D’altra parte già quella dei 2 miliardi è una cifra molto importante per un fondo focalizzato sul Sud Europa e oltre sarebbe stato eccessivo. Lazard ha agito in qualità di placement agent e Paul Hastings come advisor legale.
Il gruppo di sottoscrittori è composto da 47 investitori di lungo termine. Il 54% del capitale proviene da investitori europei, il 41% dagli Stati Uniti e il 5% dal resto del mondo. Investindustrial VI continuerà investirà come i precedenti in quote di maggioranza di primarie società europee di dimensioni medio grandi, prevalentemente con sede in Italia, Spagna, Portogallo e Svizzera ad elevato potenziale di internazionalizzazione. Investindustrial investe in tre principali settori: consumer, manifattura industriale e servizi.
A piacere agli investitori è l’approccio industriale dei fondi Investindustrial, che partono da acquisizioni in Italia e Spagna per poi sviluppare le società in portafoglio a livello internazionale, Compresi Andrea C. Bonomi (managing principal) e suoi soci (partner sono il fratello Carlo Umberto, Dante Razzano, Carl Nauckhoff, Salvatore Catapano, Mateo Paniker, Roberto Maestroni e Joaquin Guell), Investindustrial conta 75 professionisti diistribuiti negli uffici di Lugano, Barcellona, Londra, Lussemburgo, New York e Shangai.
Andrea C. Bonomi ha commentato: “Siamo molto felici che i nostri partner abbiano riconosciuto gli importanti risultati raggiunti in una fase di mercato così difficile. Per società di primo piano e a grande valore aggiunto come Investindustrial, il segmento delle medie imprese europee offre ottime opportunità di investimento. Con il nuovo programma, continueremo inoltre a investire nel team con l’obiettivo di rafforzare la nostra posizione tra i gruppi di private equity più completi in Europa e come primo player assoluto nel Sud Europa”.