Credit Suisse ag ha venduto a TSSP una gran parte del suo portafoglio di asset distressed, operazione da inquadrarsi nella strategia di rifocalizzazione degli investimenti del gruppo svizzero volta alla riduzione della presenza su asset ad alto rischio. (scarica qui il comunicato stampa). TSSP, divisione di TPG specializzata nel credito, pagherà 1,27 miliardi di dollari per il portafoglio oggetto dell’operazione, il cui valore nominale è ovviamente molto più elevato. L’operazione, voluta dalceo di Credit Suisse, Tidjane Thiam, è volta a ridurre di decine di miliardi di dollari di risk-weighted asset dell’unità di trading della banca che aveva sofferto ingenti perdite dall’attività di trading sui bond. I settori che hanno visto insorgere crediti problematici in capo al gruppo bancario sono energia, utility e costruzioni fatto che ha indotto Credit Suisse a focalizzarsi molto di più sul più stabile business del wealth management. Il portafoglio oggetto dell’operazione comprende 270 tra bond, mutui e altri strumenti correlati che fanno capo a oltre 170 aziende. L’operazione avrà un impatto sui conti di Credit Suisse di circa 100 milioni di dollari di svalutazioni a valere sul suo portafoglio distressed. In connessione con quanto descritto, Bob Franz, capo del desk del trading sugli US credit e Ken Hoffman, capo della ricerca sugli asset distressed, lasceranno il gruppo bancario e daranno luogo a un nuova società di asset management che offrirà servizi a gestori di asset distressed. A riprova della complessità dell’operazione,TSSP, fondata nel 2009 da Alan Waxman che aveva condiviso la direzione di Goldman Sachs, ha impiegato circa 50 persone per l’analisi accurata del portafoglio acquisito.
Alliance Consumer Growth ha investito in Cookie Chips. (scarica qui il comunicato stampa), una società con base a Gardena in California che produce biscotti. L’ammontare dell’operazione non è stato rivelato. L’investimento sarà utilizzato per finanziare l’espansione soprattutto all’estero. Concepita e fondata da Joanne Adirim, un ex chef addetto alla pasticceria, Cookie Chips produce snacks fatti con ingredienti non geneticamente modificati come burro naturale e uova prodotte da pollame non allevato in batteria, non contengono profumi artificiali, coloranti o dolcificanti. Attualmente la società vende sei varianti principali (Original, Chocolate Chip, Dark Chocolate Chocolate Chip, Cinnamon Sugar, Sea Salted Peanut Butter and Oatmeal Raisin ) tre varianti prive di glutine (Chocolate Chip, Lemon Sugar and Snappy Ginger) oltre a due varianti stagionali (Gingered Gingerbread and Harvest Pumpkin). La vendita, attualmete in Canada e Stati Uniti avviene in punti vendita dedicate ai prodotti naturali.
E passata alla seconda fase l’asta per Atos Medical, il produttore svedese di strumenti medical valutato circa un miliardo di euro e attualmente in portafoglio al private equity svedese EQT (si veda PeHub). A passare la prima selezione si dice che siano stati i fondi Astorg,Montagu, Hellman & Friedman, PAI e Warburg Pincus, che hanno tutti piazzato offerte indicative pari almeno a 16 volte l’ebitda atteso per il il 2016 (60 milioni di euro) per un valore quindi della transazione pari a circa 960 milioni. Le offerte vincolanti sono attese per fine mese. L’ebitda di Atos sta crescendo velocemente ed è passato nel 2015 a 40 milioni dai 28,8 milioni del 2014. A gedstire l’asta è JP Morgan. EQT aveva acquisito Atos Medical da Nordic Capital nel 2011.