Albany Molecular Research Inc (Amri), gruppo quotato al Nasdaq produttore in conto terzi di farmaci e prodotti biotech, ha annunciato ieri che acquisterà il 100% dell’italiana Euticals (più precisamente Prime European Therapeuticals spa) per 358 milioni di dollari (circa 315 milioni di euro), da pagarsi parte carta contro carta, parte in cash e parte sottoscrivendo un vendor loan. I fondi, attuali azionisti di maggioranza, reinvestiranno in Amri, mentre gli azionisti privati usciranno definitivamente dal capitale (scarica qui il comunicato stampa).
Euticals è uno dei principali produttori italiani di principi attivi con una base clienti che comprende numerose delle maggiori aziende farmaceutiche. Da circa un mese e mezzo circolavano voci di un interesse di un gruppo Usa per la società, voci che riguardavano anche Bitolea, un’altra società italiana, a sua volta specializzata nella produzione di principi attivi e nella distillazione di solventi., che come Euicals è nel portafoglio di Clessidra II (si veda altro articolo di BeBeez). Bitolea, però, non è così sinergica come Euticals al business di Amri e infatti l’accordo riguarda soltanto Euticals.
A vendere è nel dettaglio, da un lato, il veicolo Lauro Cinquantasette spa, che dal 2012 riunisce le partecipazioni dei fondi Clessidra Capital Partners II, Mandarin Capital Partners sca Sicar, di Private Equity Partners sgr e Idea Capital Funds sgr, pari in totale all’86% del capitale, e dall’altro, le famiglie Poli, Carinelli e Puricelli e il management. Mandarin nel 2012 aveva ridotto la sua partecipazione al 24% dal precedente 54% acquistato nel 2008.
Amri finanzierà l’acquisizione, come detto, emettendo circa 7 milioni di nuove azioni per un totale di 110 milioni di dollari, pari al 19,75% del capitale, che saranno sottoscritte da Lauro 57; emettendo una seller note da 63 milioni, che sarà sottoscritta dai venditori; e per il resto in cash.
L’operazione del 2012 era stata condotta sulla base di una valutazione della società di 299,6 milioni di euro a fronte di un fatturato 2011 di 214 milioni e di un ebitda di 38,5 milioni (si veda Private equity monitor). Euticals vanta oggi un portafoglio di oltre 200 prodotti ed è presente in oltre 70 Paesi nel mondo. Da allora i numeri della società sono rimasti attorno a quei livelli e i fondi con questa operazione vanno sostanzialmente in pari. La buona notizia, però, è che l’operazione permetterà ai fondi di beneficiare in prospettiva delle grandi sinergie industriali che deriveranno dall’integrazione tra i due business.
Euticals, infatti, ha chiuso il 2015 con 245 milioni di dollari di fatturato e un ebitda di 27 milioni e punta a chiudere il 2016 con ricavi compresi tra i 245 e i 255 milioni e con un ebitda di 34-38 milioni, numeri sulla base dei quali il gruppo è stato valutato, prima delle sinergie con il gruppo Amri, 9,9 volte l’ebitda rettificato atteso per il 2016. Tenendo conto delle sinergie operative, calcolate in circa 15 milioni all’anno a partire dal 2017, i ricavi di Amri a fine 2017 suereranno i 750 milioni di dollari con un ebitda rettificato di circa il 20%.
A valle dell’operazione Fernando Napolitano entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Amri in rappresentanza di Lauro Cinquantesette.
Nomura, che ha identificato l’acquirente per Euticals, ha poi agito come sole financial advisor di Amri, mentre Goodwin Procter e LCA Studio Legale hanno supportato Amri sugli aspetti legali. Lincoln International infine ha agito come sole financial advisor di Lauro 57, mentre Chiomenti Studio Legale e Debevoise & Plimpton hanno supportato Lauro 57 sul fronte legale.