TPG Capital compra la maggioranza di Transporeon da The Riverside Company. Transporeon è una piattaforma “cloud-based” usata come network per la logistica industriale. La transazione sarà portata a termine nel quarto trimestre ed è soggetta alle consuete autorizzazioni delle autorità regolatorie (si veda businesswire). Transporeon offre al mercato varie applicazioni che intervengono nei diversi stadi di una spedizione, consentendo agli spedizionieri e ai trasportatori significativi risparmi, aumenti della produttività oltre che aumenti del livello di servizio consentendo loro di comunicare, collaborare e concludere deal con efficienza. Connette oltre 1000 spedizionieri e più di 57.000 trasportatori nel mondo, è market leader in Europa e sis ta sviluppando in USA e Asia. Marc Simon, co-fondatore di Transporeon, ha reso onore a The Riverside Company per aver contribuito allo sviluppo geografico e di prodotto durante gli ultimi cinque anni e guardando avanti, conta di riuscire a crescere ancor di più con l’ausilio di TPG. Malte Janzarik di TPG Capital ha ricordato come la supply chain ha sofferto di molte inefficienze, ma adesso sta via via vedendo sostituire i processi manuali con quelli digitali e Transporeon si trova nella posizione migliore per sfruttare questo trend. TPG, con oltre 70 miliardi di dollari in gestione, ha una lunga storia di investimenti nelle piattaforme e nelle società di software quali Advent Health, Airbnb, Eze Software, IMS Health, Sabre, Uber e Vertafore, oltre ad aver investito in società europee quali TES Global nel mondo dell’educazione, Frank Recruitment Group e nell’organizzazione russa dedicata al retail Lenta.
Carlyle Group ha annunciato di aver acquisito l’americana WellDyneRx, società privata dedicata al così detto “pharmacy benefit manager” ovvero nella gestione globale delle prescrizioni mediche che consente ai pazienti di interagire con un network di fornitori di medicinali retail in grado anche di effettuare gli ordini degli stessi medicinali via e-mail. I clienti principali sono piccoli e medi imprenditori autoassicurati, sindacati e municipalità. La transazione dovrebbe vedere la sua conclusione entro la fine del 2016 ed è soggetta alle consuete autorizzazioni. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti (si veda il comunicato). Zachary Johnson, Presidente di WellDyneRx, ha enfatizzato la rapida crescita della società negli ultimi anni che le ha consentito di passare da operatore di nicchia a “pharmacy benefit manager” globale. Adesso, con l’aiuto di Carlyle, conta, aumentando la scala delle operazioni, di diventare uno degli attori principali del settore. Stephen H. Wise, Managing Director e Head del settore Global Healthcare per il gruppo Carlyle ha dichiarato che questo investimento si inserisce all’interno di una strategia votata alla ricerca di società che migliorino l’accessibilità all’healthcare ad un prezzo accessibile. L’acquisizione si inserisce, inoltre, in un momento storico caratterizzato da una presenza cruciale dei “pharmacy benefit manager” all’interno di un environment di costi crescenti dell’healthcare. L’investimento viene effettuato dal fondo Carlyle Partners VI che aveva raccolto 13 miliardi di dollari per le operazioni di buyout. WellDyneRx ha avuto come advisor J.P. Morgan per gli aspetti finanziari e GrayRobinson and Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom per la parte legale mentre advisor legale per Carlyle è stato Latham & Watkins.
Carlyle Group, attraverso il responsabile delle sue attività in Giappone Mr. Takaomi Tomioka, ha dichiarato che è in procinto di fare due acquisizioni strategiche in Giappone del valore di circa due miliardi di dollari l’una. Tutto ciò rappresenta un cambio di rotta rispetto al focus su deal più piccolo che aveva caratterizzato Carlyle nel recente passato e trova giustificazione nel trend di successivi spin-off da parte dei grandi gruppi giapponesi (si veda Reuters). Mr. Tomioka non ha fatto nomi di possibili target né ha fatto riferimento a specifici settori. La scorsa settimana fonti vicine alla problematica avevano lasciato trasparire l’intenzione da parte di Takeda Pharmaceutical, la società farmaceutica più grande del Giappone, di cercare offerte per la sua partecipazione del 70% in Wako Pure Chemicals (che ha un EV di circa un miliardo di dollari) ai fini di fare cassa per il business principale. Carlyle aveva accolto 120 miliardi di yen nello scorso agosto per investire nelle società giapponesi di media dimensione e il suo periodo di investimento scadrà nel 2020. Mr. Tomioka ha aggiunto che nel caso fossero necessarie maggiori risorse, Carlyle avrebbe potuto attingere ad altri suoi fondi con focus su US e Asia.