FirstLight Fiber, società leader nella posa di infrastrutture a fibra ottica, operativa a New York e nella parte settentrionale del New England, ha annunciato che Oak Hill Capital Partners ha completato l’acquisizione della società (si veda PEHub) . Il venditore è il private equity Riverside Partners che comunque investirà a sua volta nel deal e rimarrà azionista di minoranza. I termini della transazione non sono stati esplicitati. First light ha iniziato la sua storia ad Albany, capitale dello stato di New York, come fornitrice di servizi connessi con la fibra ottica e si è espansa attraverso l’acquisizione di segTel nel New Hampshire, TelJet nel Vermont e G4 nel New Hampshire e durante la gestione di Riverside è arrivata a gestire un network di oltre 275.000 miglia di fibra che arrivano anche direttamente dentro 14.000 immobili. Adessso sono in corso le acquisizioni di Oxford Networks e di Sovernet Communications. Advisor unico di First Light è stato The Bank Street Group con la parte legale curate da Choate Hall & Stewart. I legali di Oak Hill sono stati Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison con la parte finanziaria curata da TD Securities.
Stando a fonti vicine al deal, Bayer AG sta esplorando la possibilità di vendere la parte di business dedicata alla dermatologia (si veda Bloomberg). Questa mossa è probabilmente parte integrante della strategia connessa con la mega acquisizione in corso di Monsanto (si veda Bebeez). Bayer sta lavorando sul deal insieme a JPMorgan Chase e conta di ricavarne oltre 1 miliardo di euro. Tra i prodotti più famosi facenti parte della vendita ci sono il Desonate per il trattamento dell’eczema e la Finacea per il trattamento della rosacea. Ci si aspetta che oltre ai private equity possano essere interessati al deal anche attori importanti nell’ambito della farmacopea dedicata alla pelle quali Galderma della Nestlè, Allergan oltre alla spagnola Almirall.
Samsung Electronics sta seriamente considerando di vendere la parte del gruppo che si occupa di stampanti a HP Inc. in un deal che potrebbe valere circa 1,8 miliardi di dollari nell’ambito di uno sforzo volto a concentrare le risorse sui suoi business più core (si veda Reuters). La fonte del quotidiano di Seoul che ha riportato la notizia sostiene come probabile l’annuncio dell’operazione per la prossima settimana. Samsung, sotto la guida di Jay Y. Lee, sta procedendo alla cessione di una serie di attività considerate non più core per concentrarsi su smartphone, televisioni e micrchips. Sebbene Samsumg non pubblichi separatamente il fatturato relativo alle stampanti, gli addetti ai lavori le attribuiscono il quinto posto tra i produttori di periferiche relative alla stampa con una share del 4% del mercato. La strategia era iniziata nel 2014 con la vendita del business relativo ai Led al di fuori della Corea seguito dalla cessione del business della difesa che, insieme a asset dedicati ai prodotti chimici, era stato ceduto alla conglomerata locale Hanwha Group.