Attestor Capital ha in portafoglio circa un miliardo di euro di bond subordinati emessi da Montepaschi e acquistati la scorsa estate e il prossimo novembre avrebbe deciso di convertirli a capitale della banca, nell’ambito dell’aumento proposto dall’amministratore delegato Marco Morelli. Lo ha scritto nei giorni scorsi La Repubblica, precisando che Attestor avrrebbe anche dei coinvestitori, come Bybrook Capital, Centerbridge, Eton Park ed Eyck Capital.
Attestor, fondo britannico specializzato in distressed assets e ristrutturazioni aziendali (in Italia ha investito in Ferroli e in Oleifici Mataluni-Olio Dante al fianco di Oxy Capital e ha messo a disposizioni un totale di 200 milioni da investire in due anni in pmi), ha acquistato i subordinati nel momento di crollo delle quotazioni, all’indomani della pubblicazione della lettera della Bce che intimava alla banca senese di ridurre in maniera significativa la quantita di non performing loan in bilancio nel giro di tre anni. In quei giorni i titoli junior avevno toccato minimi prossimi ai livelli di bond in default. Per esempio, il perpetuo junior con opzione call a fine dicembre 2016, peraltro nel portafogli degli investitori retail, era arrivato a quotare poco sopra i 32 centesimi di nominale e anche gli altri due perpetui junior subordinati in possesso degli investitori privati, quello senza call e cedola 6% e quello con call a inizio novembre, a inizio luglio si attestavano sui 33 centesimi (si veda MF Milano Finanza).
L’opzione di conversione in equity per i titoli subordinati è stata introdotta in un secondo tempo da Mps rispetto al piano originario, in modo tale da poter contare su uno zoccolo duro di potenziali sottoscrittori dell’aumento di capitale da 5 miliardi annunciato prima della pausa estiva, da attuarsi nell’ambito del più ampio piano di rafforzamento patrimoniale del gruppo bancario e che prevede la cessione dell’intero monte-sofferenze tramite una mega-cartolarizzazione. L’offerta di conversione volontaria dei subordinati in azioni riguarderà “tutti, quindi anche i portatori al dettaglio”, ha precisato Morelli martedì 25 ottobre in occasione della presentazione del piano industriale della banca.
Oggi Il Corriere della Sera riferisce che anche Generali ha in portafoglio almeno 400 milioni di euro di bond subordinati di Mps, ma non è chiaro se il Leone abbia deciso a sua volta di convertire o meno in equity la posizione.