Sono sbarcati all’ExtraMot Pro venerdì 16 dicembre gli annunciati minibond di ICM (Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro), con la novità che l’emissione, deliberata per 30 milioni complessivi come previsto, è stata spezzata in due diverse tranche: una a scadenza 30 giugno 2023 e cedola 4,6%, collocata a oggi per 15 milioni, e l’altra a scadenza 31 dicembre 2022 e cedola sempre 4,6%, collocata a oggi per 9 milioni. Il comunicato stampa della societò spiega appunto che per entrambi i prestiti è prevista una facoltà di incremento di ulteriori 6 milioni.
ICM è attivo prevalentemente nel settore delle costruzioni, in particolare nei grandi lavori di ingegneria civile, industriale e infrastrutturale sia in Italia che all’estero con una consolidata esperienza nelle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e nelle opere idrauliche. È inoltre attivo nella realizzazione di grandi complessi di edilizia industriale, direzionale, commerciale e residenziale
I proventi dell’emissione serviranno a finanziare nuovi investimenti nei Paesi arabi, dove già il gruppo è presente, e a supportare il rinnovo di impianti esistenti. Il gruppo ICM ha chiuso il 2015 con un valore della produzione superiore a 480 milioni di euro (di cui oltre il 60% all’estero), un ebitda di 43,3 milioni, un ebit di 28,8 milioni, un utile netto di 3,2 milioni e un debito finanziario netto di 62 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 73 milioni,
Il Documento di ammissione spiega che ICM ha chiuso il semestre a fine giugno con 200 milioni di euro di valore della produzione, un ebitda di 17,68 milioni, un ebit di 10,32 milioni, un utile netto di 1,95 milioni e un debito finanziario netto di 62,81 milioni.