E’ stata presentata a Milano lo scorso venerdì 13 gennaio la nuova collezione di Brandamour spa, la società di nuova costituzione,nella quale sono confluiti il Lanificio Fratelli Ormezzano, specializzato in tessuti di alta gamma, la Luigi Botto, che produce tessuti pregiati in lana, seta e cashmere, entrambe marchi storici del comparto tessile biellese, e l’iconico marchio di moda maschile d’Avenza. E sabato 14 gennaio sono stati aperti gli showroom Brandamour a Milano in corso Venezia e a New York sulla Fith Avenue (scarica qui il comunicato stampa).
Brandamour spa, ricorda oggi oggi MF Fashion, è una società di nuova costituzione, nata su iniziativa due giovani imprenditori biellesi, Nicolò Caneparo e Matteo Tempia Valenta con l’obiettivo di riportare agli antichi splendori marchi del Made in Italy messi in difficoltà dalla crisi. A finanziare l’operazione sono, da un lato, il family office con sede a Dubai e operatività a Londra, Hermitage Investment Group, guidato dal managing director Marco Bettelli, e dall’altro lato Riccardo Cirillo, managing partner del private equity britannico Platina Partners, anni fa collega dello stesso Tempia in Fondamenta sgr, che ha investito nell’iniziativa su base personale.
Il capitale di Brandamour fa oggi capo per il 65% a Caneparo e Tempia Valenta (tramite Need srl, azienda tessile fondata nel 2007 come tessitura conto terzi), per il 29,5% a Hermitage e per il restante 5,5% a Cirillo. Hermitage e Cirillo hanno investito nel complesso appunto 6,5 milioni di euro in aumento di capitale, per finalizzare l’acquisizione di Luigi Botto (il lanificio fratelli Ormezzano era già stato acquisito da Need nell’estate 2015) e quella del brand, degli archivi e dell’attività sartoriale di d’Avenza, ma soprattutto per dotare la società delle risorse necessarie all’integrazione industriale dei due lanifici, con l’acquisizione di nuove macchine e la concentrazione della produzione in un unico sito produttivo a Vallemassa (Biella), dove veniva condotta la produzione di Botto.
Il brand, le attività sartoriali su misura e l’archivio di d’Avenza sono quanto era rimasto di proprietà dell’imprenditore Renato Cecchi, dopo aver venduto nel 2013 a Brunello Cucinelli il ramo produttivo, stabilimenti e personale della società. Con questa seconda operazione Cecchi ha lasciato completamente d’Avenza. Quanto a Botto e Fratelli Ormezzano, entrambe le società sono state rilevate da una procedura concorsuale (per Luigi Botto, controllata da Ikf holding, a sua volta in procedura, si veda qui altro articolo di BeBeez).
Nel complesso Brandamour sviluppa già dal 2016 un fatturato di circa 20 milioni di euro, sul quale a partire da quest’anno si innesterà anche il fatturato che sarà prodotto dalla vendita di capi di abbigliamento a brand d’Avenza e prodotti con tessuti propri. Il marchio nato a Carrara nel 1957 ha vestito Gianni Agnelli, Ronald Reagan e Vladimir Putin ma è rimasto nell’immaginario collettivo per il cappotto cammello indossato con il bavero rialzato da Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi.
Need srl è assistita da Studio legale Basso Di Manna Ritegno e Studio Mainardi Colombera e Associati in qualità di advisor finaziario. Brandamour ha come legal counsel lo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.