Nel 1938, Nelson Rockefeller, il trentenne rampollo di una delle più grandi famiglie di banchieri americane, commissionò a due artisti due opere per decorare I camini nel suo attico nella Quinta Strada a New York. Si veda Bloomberg. La notizia è che le due opere, una di Fernand Léger e l’altra di Henri Matisse saranno presto riunite. All’inizio di questo mese l’opera di ben 9 piedi di Léger era una sosta obbligata per chiunque stesse visitando “Arte Basilea” la più grande rassegna al mondo di arte moderna. L’opera, consegnata dal Museo d’Arte Moderna, che proveniva dalla galleria Gmurzynska aveva un prezzo richiesto di 6 milioni di dollari. Un altro tra i maggiori musei americani intervenne subito con l’acquisto sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione nel prossimo settembre. Mathias Rastorfer, Presidente della Galleria Gmurzynska non ha rivelato il Prezzo della transazione, ma di solito un Museo ottiene tra il 10 e il 20% di sconto per una operazione di secondario. Rastorfer ha aggiunto di essere dell’avviso che si tratta di un evento più unico che raro riferendosi al fatto che un’opera di quella provenienza abbia trovato collocazione con un altro museo, e che un fatto di questo tipo può avvenire solo a Art Basel. La fortunata istituzione che ha fatto l’acquisto è il Museum of Fine Arts a Houston, che ha avuto l’opera gemellla di Matisse in mostra per almeno tre anni. Il MoMa ha dichiarato che la cessione del Léger non è da porre in relazione con il progetto di espansione del 30 per cento della superficie museale da 400 milioni di dollari cui il miliardario Steven Cohen ha contribuito con 50 milioni. Si veda bebeez. In una mail Ann Temkin ha dichiarato: “Al MoMa vendiamo opera al solo scopo di raccogliere denaro per nuove acquisizioni e l’opera di Léger era stata data da Rockfeller, governatore dello stato di New York per quattro mandati, al MoMa nel 1977, dopo che nel 1976 aveva donato il Matisse. Quest’ultima opera, Le Chant (1938), che rappresenta Quattro donne che cantano e ascoltano, è in visione al Museum of Fine Arts di Houston, prestato dal miliardario Joe Lewis.